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Milan, Mirabelli: «Siamo mortificati. Raiola? I conti li facciamo alla fine»

LaPresse
Il ds rossonero amareggiato dopo il crollo di Verona: «Non ci sono scusanti, non dobbiamo fare questo tipo di risultati»

VERONA - La settima sconfitta in campionato, la prima contro una piccola, fa malissimo al Milan che non decolla con la nuova gestione targata Gattuso. Dopo l'autocritica del mister, arriva anche quella di Massimiliano Mirabelli che sottolinea anche qualche aspetto positivo: «Siamo mortificati del risultato, verso i tifosi, verso chi ci sta sostenendo veramente in modo importante. Devo dire, però, che ho visto la squadra che ha dominato per gran parte di questa gara, ma poi siamo stati beffati da quel gol su calcio piazzato, poi subito abbiamo cercato comunque di ripristinare il risultato, ma non ci siamo riusciti per diversi motivi. Nel secondo tempo siamo entrati anche bene, poi ci ha tagliato le gambe definitivamente il secondo gol. E' difficile commentare il 3-0, non ci sono scusanti, non dobbiamo fare questo tipo di risultati, però non ho visto una squadra che ci ha dominato così come dice il risultato».

LA MANCATA SVOLTA - Il direttore sportivo prova ad analizzare le problematiche del Milan: «Sappiamo le difficoltà che ci possono essere, a maggior ragione dopo aver cambiato, con Gattuso sappiamo che stiamo facendo un altro tipo di lavoro, che ci servirà per arrivare fino alla fine, anche tre partite in una settimana, magari paghi un po’ tutte queste cose, come il crollo psicologico dopo il gol, sono tutte cose da valutare, sono cose che ci danno quegli input che ci dicono che bisogna lavorare su determinate situazioni.  Credo che questa sia una squadra tutta nuova, con 11 innesti, in cui i problemi sono quasi naturali, normali, fisiologici, tireremo alla fine le somme, perché so che si fanno tanti ragionamenti, sul mercato, sui giocatori, diamo il tempo alla squadra nuova che si assesti, poi alla fine tireremo tutte le somme».

TURBOLENZE - La società nega che le turbolenze societarie (Donnarumma e voluntary agreement) possano aver condizionato la prestazione: «La squadra è ben isolata da quello che è il mondo esterno. Vi posso garantire che la squadra ha lavorato bene, sta lavorando abbastanza sodo, sappiamo quelle che sono le nostre difficoltà, abbiamo cambiato un po’ anche il lavoro fisico, magari abbiamo pagato anche il fatto di aver giocato tre gare in una settimana. Il futuro di Donnarumma? Noi non abbiamo il problema di dare via Gigio, ma Gigio non vuole andare via, quindi speriamo di continuare tutti con questo gruppo. Non vogliamo fare altri inserimenti o cessioni. Come rispondo a Raiola che dice che sono io il problema? Con un sorriso. I conti li facciamo alla fine».

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