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Romagnoli: Tifo Lazio ma voglio la finale

Il difensore del Milan: «Sarà una grande emozione sfidare la mia fede, ma dobbiamo vincere. Gattuso? Spero resti a lungo. Io come Nesta? Come lui impossibile»

ROMA - "E' sempre bello affrontare la Lazio, sono tifoso laziale e la mia fede è quella. Sarà una bella emozione. Giochiamo in uno stadio in cui andavo da piccolo a vedere la squadra-scudetto. Ma dobbiamo vincere, il nostro obiettivo è quello". Lo dice Alessio Romagnoli, alla vigilia della semifinale di ritorno della Coppa Italia, contro la Lazio. "La Coppa Italia è un obiettivo stagionale di squadra già dall'inizio. La Lazio sta bene, noi anche. Dobbiamo cercare di arrivare fino in fondo. Loro sono un bel gruppo e con Inzaghi stanno facendo bene", ha specificato il difensore rossonero che, sul cambio di panchina Gattuso-Montella, ha tenuto a precisare: "Sono due tipologie diverse, con Montella si teneva più palla e si pensava meno alla fase difensiva. Con Gattuso abbiamo resettato tutto e lavorato su tantissimi concetti, soprattutto difensivi. È arrivato in un momento particolare, si è subito visto che voleva cambiare il nostro atteggiamento e portarci in alto. Ci ha trasmesso grinta e il carattere di un campione vincente. È molto esperto su questo, spero resti a lungo".

"Cento presenze in rossonero? Sono arrivato al Milan molto giovane, avevo 20 anni, dovevo accumulare molta esperienza e stare al Milan mi ha aiutato. Giocare sempre grandi sfide, vivere il mondo Milan aiuta a crescere un ragazzo. Il paragone con Nesta? Fa piacere ma lui è stato il più forte di tutti come difensore e nessuno sarà mai come Nesta", ha aggiunto.

Cento partite in rossonero domenica scorsa e, rispetto alle annate precedenti, il difensore del Milan sembra cresciuto anche sotto il profilo caratteriale. "Si può sempre migliorare e crescere, dovevo fare tanta esperienza perché sono arrivato molto giovane. Ora devo crescere ancora sulla rapidità. Il rinnovo? Dipende dalle mie prestazioni, poi sarà compito di Fassone e del mio procuratore Sergio Berti. È lui e resterà lui come mio procuratore", ha concluso. 

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