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Shevchenko: «Mi piacerebbe allenare il Milan. Gattuso? Si è trasformato»

AFPS

L'ex centravanti ha rivelato anche un retroscena su Carlo Ancelotti: «Quando arrivò sulla panchina rossonera fu uno dei momenti più difficili della mia carriera»

ROMA - Andriy Shevchenko, ex stella della Serie A e attuale CT dell'Ucraina, è stato intervistato da DAZN ed ha parlato della sua possibilità di venire ad allenare in Italia. "Sicuramente un giorno mi piacerebbe allenare il Milan - ha dichiarato la leggenda rossonera -: sono legatissimo alla società e ai tifosi".

ARRIVA IL CHIARIMENTO TRA GATTUSO E BAKAYOKO

VECCHI AMICI - L'ex centravanti ha parlato anche di Gennaro Gattuso, suo vecchio compagno di squadra e al momento tecnico rossonero: "Adesso quasi tutti i miei ex compagni fanno gli allenatori, molti hanno allenato il Milan: magari tocca anche a me una volta. Rino è sempre stato un grande motivatore, ma non mi aspettavo che diventasse un tecnico completo. Soprattutto vedendolo all'inizio: molto emotivo, litigava con arbitri e giocatori. Adesso lui regge bene il lavoro, si è trasformato".

ANCELOTTI - Schevchenko intanto si tiene stretto il ruolo di CT dell'Ucraina e svela quanto sia stato importante nella sua carriera Carlo Ancelotti: "Spesso mi sono sentito in un bunker - racconta il Pallone d'Oro 2004 -. Uno dei momenti più difficili è stato il terzo anno al Milan, quando è arrivato Carlo Ancelotti. Io ho avuto un po' di problemi fisici, poi quando ero pronto a tornare, la squadra stava andando bene con un altro schema, con una punta sola. Allora io son stato fuori per tre mesi, in quel momento è importante parlare con l'allenatore: Carlo mi motivava, mi spiegava che in quel momento non c'era spazio per me, ma sarebbe arrivato il mio momento e mi sarei dovuto tenere pronto". Da lì è cambiato tutto: per Ancelotti, per Shevchenko e per il Milan, che nel 2003 vinse la Champions League all'Old Trafford contro la Juventus, decisa ai calci di rigore proprio dall'ucraino.

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