MILANO – Marco Giampaolo usa bastone e carota con il suo Milan, reduce da un inizio di stagione poco convincente e atteso dalla trasferta di domani a Verona: “Mi interessa poco sapere che quello di Verona è un campo ostico per il Milan, ci credo poco – le parole del tecnico rossonero - dobbiamo vincere perché ogni vittoria dà più convinzioni e autostima, lottando contro chiunque, ma la differenza la fa l'atteggiamento. Guardando la mia squadra sono fiducioso, perché vedo una squadra motivata. La gara di domani va presa con le molle, sarà intensa, dovremo giocare bene ed essere bravi nel palleggio e nelle coperture. Guai a sottovalutare qualsiasi avversario, spesso vittorie e sconfitte si nascondono in pieghe invisibili”.

Giampaolo: "Piatek in questi giorni mi è piaciuto"

Giampaolo cerca di stimolare Piatek, alle prese con un momento non brillante: “In questi giorni mi è piaciuto molto. Non deve pensare di giocare solo negli ultimi 20 metri, deve essere completo e saper far tutto. Non possiamo giocare sempre palla lunga, dobbiamo anche palleggiare: Krzysztof sa giocare bene e deve farlo, poi il gol viene di conseguenza”. Da definire il ruolo di Rebic, che potrebbe fare l’esordio nel Milan: “Lui dice che il suo ruolo ideale è esterno a sinistro, in nazionale ha giocato anche punta e a destra. Sta bene sul piano fisico”.

"Paquetà deve imparare a fare l'attaccante"

Giampaolo poi difende uno dei suoi uomini, che in tanti non vorrebbero vedere in campo: “Su Castillejo mi offendo – dice - è un grande lavoratore e mi piace anche. Al Milan non ci sono giocatori scarsi, ci sono giocatori più forti di altri, ma la squadra è molto giovane, alcuni possono diventare più forti di altri nel giro di qualche mese”. Infine qualche parola su Paquetà, già punzecchiato in questo inizio di stagione: “E' un calciatore che può fare entrambe le cose (trequartista o attaccante, n.d.r.), sceglierò in base alle partite. Chi gioca trequartista deve imparare a fare l'attaccante. Lui ha caratteristiche da centrocampista, per giocare da trequartista deve imparare a muoversi da mezza punta”.