Zlatan Ibrahimovic è raggiante per il ritorno nella nazionale svedese, a cinque anni dall'ultima chiamata, nel 2016: "Sono tornato perché me lo merito, per quello che ho fatto in questi mesi, non perché mi chiamo Zlatan e sono Ibrahimovic, ma per quello che ho fatto in campo - dice la punta del Milan alla Federcalcio svedese - Ecco perché ti scelgono. E' un po' irreale essere qui alla mia età, posso aiutare la squadra in diversi modi".
Ibra elogia il ct Andersson
Ibra, convocato per le gare contro Georgia (25 marzo), Kosovo (28 marzo) ed Estonia (31 marzo), parla di se stesso in terza persona: "La mentalità è la stessa, vuole vincere ad ogni costo. Ha più esperienza oggi, è più intelligente (se possibile), si muove con più intelligenza e fa quello che deve fare per aiutare la squadra nel migliore dei modi". Del rapporto recuperato con ct Janne Andersson dice: "E' una persona diretta e con una mentalità vincente. Janne mi ha chiesto: 'Vuoi venire?'. Sono stato molto sincero: 'Janne, il giorno in cui fai la lista, chiedimi un giorno prima se pronto per giocare e ti risponderò francamente'. E quando quel giorno è arrivato, gli ho detto che mi sentivo pronto".