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Milan, Tomori ha convinto: sì al riscatto

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Il giovane difensore arrivato in prestito dal Chelsea è già un punto fermo: Maldini al lavoro per tenerlo, ma servono 28 milioni...

MILANO - Quando il Milan presenta Fikayo Tomori, nell’ultimo mercato di gennaio, è lo scetticismo a farla da padrone. Già la formula del trasferimento non lascia ben sperare: prestito gratuito di 6 mesi e diritto di riscatto a 28 milioni di euro. Anche perché il difensore inglese, nato in Canada e di origini nigeriane, è giovane ma non più giovanissimo: Tomori è, infatti, classe 1997 e come se non bastasse la sua crescita sembra essersi arrestata da circa un anno. Formato nel settore giovanile del Chelsea, esordisce in prima squadra nel 2016, ad appena 18 anni; poi, il prestito all’Hull City e soprattutto al Derby County, in seconda divisione inglese, dove nella stagione 2018/2019 viene eletto miglior giocatore del club.

Infine, il ritorno al Chelsea nel 2019, annata in cui colleziona ben 19 presenze fra Premier e Champions League e nella quale si guadagna la chiamata del ct Southgate in nazionale - debutta contro il Kosovo, in quella che ad oggi resta la sua unica presenza. Dal 2020 in poi però, complici gli infortuni e le ultime prestazioni non brillanti, Tomori gioca solo una partita in un anno: da qui la decisione di mandarlo al Milan, seppure con un riscatto molto importante.

Slancio

Ecco, in questi tre mesi italiani la sua carriera sembra aver ripreso quota e slancio: da gennaio il difensore inglese ha mostrato tutte le sue doti, risultando forse il miglior acquisto del nostro mercato invernale. Esplosività, accelerazione, abilità nell’uno contro uno, nei recuperi e anche nella conduzione della palla. «Ha caratteristiche particolari: è veloce, ha intensità», ha detto di lui Paolo Maldini, che lo ha voluto fortemente al Milan. D’altronde le sue caratteristiche mancavano nella retroguardia rossonera, alle prese con le difficoltà di Romagnoli e con le doti opposte di Simon Kjaer, autore di una stagione straordinaria ma specializzato in letture, tempismo ed esperienza – fondamentali su cui deve ancora lavorare il centrale inglese [...]

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