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Milan, Pellegri si presenta: "Ibrahimovic un idolo. Sogno la Nazionale"

ANSA

L'ex Genoa e Monaco: "Qui per restare". Poi spiega il motivo della scelta del numero 64 e spende parole al miele per il compagno di reparto Giroud

MILANO - È finalmente arrivato il giorno della presentazione di Pietro Pellegri al Milan. Il giovane attaccante (è nato il 17 marzo 2001), che in Italia ha vestito la maglia del Genoa, è passato ai rossoneri in prestito dal Monaco. Carichissimo per la nuova avventura, commenta: "Anche se l'esperienza al Monaco non è stata fortunata ora il futuro è in discesa. A Milanello ho trovato subito un ambiente familiare, una struttura dove c'è tutto per pensare solo al calcio e star bene. Arrivo qui con la voglia di riscattarmi e far vedere quanto valgo e ripagare la fiducia della società. Il mio obiettivo è convincere la società a riscattarmi ed essere un giocatore totalmente del Milan". Pellegri spiega poi il motivo della scelta del numero 64: "È l'anno di nascita di mio padre".

Pellegri su Ibra e Giroud

L'ex Genoa va a completare un reparto offensivo che può contare già sull'esperienza e la forza di Ibrahimovic e Giroud. A proposito dei due compagni il classe 2001 spende parole al miele: "Giocare con questi due attaccanti e giocare al Milan è un sogno. Non posso fare altro che imparare. Ibrahimovic è il mio idolo da quando ero piccolo, ieri quando l'ho salutato è stato stupendo. Da un campione come Ibra posso imparare tutto". Sul francese: "Ha vinto Champions e coppa del mondo, mi può aiutare moltissimo, migliorare guardandolo e studiandolo". Pellegri riavvolge poi il nasto e torna sulle esperienze al Genoa e al Monaco: "Genova è casa mia, dico casa. A Monaco esperienza formativa. Rifarei quello che ho fatto". L'attaccante è pronto a mettersi alle spalle i tanti infortuni e guadagnarsi la fiducia di Pioli: "Gli infortuni arrivano, non sono stato fortunato, ora ho solo cose positive in testa, acqua passata. Il mister vuole giocatori disposti a lavorare". Con il Diavolo giocherà la Champions League: "Un sogno, tutti i bambini vorrebbero giocarla". In testa, poi, c'è l'obiettivo di vestire la maglia azzurra della Nazionale: "Un sogno, è anche un obiettivo, tutto arriva lavorando e con la voglia di crescere".

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