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Milan, Scaroni: "C'è cauto ottimismo per il rinnovo di Kessie"

Il presidente dei rossoneri parla a Radio Anch'Io Sport: "Prematuro parlare adesso di Scudetto. Obiettivo è zona Champions"

MILANO - Non può che essere raggiante il presidente del Milan Paolo Scaroni all'indomani del successo sulla Lazio: "È stato un partitone - ha detto a "Radio Anch'Io Sport" su Rai Radio 1 - e ci siamo divertiti tutti: una bellissima prestazione di squadra ma è prematuro parlare di scudetto. Ora tutti gli occhi sono a Liverpool, dove ci sarà una sfida importante. La nostra priorità è rientrare in Champions, dove il Milan deve sempre stare, poi se faremo meglio, saremo contenti".

Riguardo la fiducia incondizionata a Stefano Pioli: "In bilico non è mai stato, il progetto è stato sempre di lungo termine. Certo, quando abbiamo perso delle partite in modo brutto ci siamo tutti rattristati, ma il mister non è mai stato in discussione. Ibrahimovic? Ci sorprende sempre, non so se poi tornerà in Svezia, volesse restare a Milano potrebbe dare una mano al nostro club". Il presidente del Milan fa anche il punto sul rinnovo di Kessie: "Mi auguro ci siano novità nelle prossime settimane: ho grande fiducia in Maldini e Massara, che stanno negoziando con lui. Mantengo un cauto ottimismo".

Stadio e Superlega

Un altro progetto parallelo è quello relativo al nuovo stadio"Il sindaco Sala aveva dato un assenso al nostro progetto, anche le opposizioni non erano contrarie: sono ottimista, in ottobre faremo un passo decisivo. Ci vorrà del tempo ma guarderemo al nostro futuro come i grandi club europei. Nel momento in cui avremo l'approvazione del nuovo consiglio comunale, se tutto va bene passeranno sei mesi e la costruzione potrà iniziare nella seconda parte del 2022. Per il 2024-2025 il nuovo stadio sarà pronto. Il vecchio San Siro? Sarà ridimensionato e ospiterà manifestazioni sportive dilettantistiche. Tutta la zona sarà ammodernata e resa più consona ai tempi che stiamo vivendo".

C'è spazio anche per accennare alla Superlega: "Se il discorso è accantonato? Non penso valga la pena parlare di progetti passati. Il tema è che le squadre di Serie A hanno un oceano di debiti, più di 5 miliardi di euro. Il calcio europeo è indebitato, dobbiamo trovare delle soluzioni. L'ideale sarebbe trovarle di concerto con tutte le organizzazioni che si occupano di calcio".

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