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Milan, Theo Hernandez: "Maldini e Pioli mi hanno cambiato la vita"

Le parole del terzino rossonero in un'intervista a The Athletic: "Al Real Madrid mi mancava la fiducia per giocare più sciolto e spingermi in avanti ma qui ce l'ho"

"Sono cresciuto guardando Maldini, abbiamo un bel rapporto. Sin dalla prima volta che ci siamo visti a Ibiza è stato diretto con me, mi disse che ero un giocatore molto importante, molto bravo, ma che dovevo lavorare ogni giorno. Ed è grazie a questo che sono il giocatore che sono oggi. Parliamo ogni giorno con Maldini, viene a vedere i nostri allenamenti: è un onore avere con noi quello che è stato a lungo il miglior terzino del mondo". Sono le parole di Theo Hernandez in un'intervista a The Athletic, dove ha raccontato quanto sia stato fondamentale l'ex terzino nel suo passaggio dal Real Madrid al Milan.

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"Pioli mi ha cambiato la vita come calciatore e come persona"

Il terzino rossonero ha poi elogiato anche il suo tecnico, Stefano Pioli: "Ho avuto tanti ottimi allenatori ma quello che mi ha cambiato la vita come calciatore e come persona è stato Pioli. Sin dal primo momento che è arrivato mi ha dato la fiducia di cui avevo bisogno per tirare fuori di più dal mio modo di giocare. Se sono felicissimo qui lo devo a lui. Mi sento più libero quando taglio al centro, dove c'è più spazio. Al Real Madrid mi mancava la fiducia per giocare più sciolto e spingermi in avanti ma al Milan ce l'ho. Posso dialogare con gli attaccanti, gioco con più libertà  e questo mi permette di fare gol e assist". Poi sul suo ruolo ha aggiunto: "I terzini non sono come Totti, Zidane o Kakà, ma il calcio sta cambiando. Ora giocano più dentro il campo, sono una sorta di playmaker. Mi piace aiutare la squadra ma la cosa che conta di più è che la squadra sia soddisfatta del mio contributo e che vinciamo le partite". Il 24enne francese ha poi ammesso di concentrarsi parecchio in allenamento anche sulla parte difensiva: "Un terzino prima deve difendere e poi attaccare e su questo sto migliorando. Sono ancora giovane, ho tanti anni davanti e ci sto lavorando".

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"Obiettivo? La convocazione per i Mondiali"

Poi sulla prima convocazione della Francia, con tanto di gol decisivo al Belgio nel recupero nella semifinale di Nations League, a culminare una rimonta da 0-2 a 3-2: "E' stato uno dei momenti migliori del mio 2021, è stato incredibile. E poi era da tanto che volevo giocare con mio fratello Lucas, lo avevamo fatto da ragazzini ma non è la stessa cosa farlo in nazionale e vincere un trofeo". Infine sui Mondiali: "Il mio obiettivo è lavorare duro ogni giorno, dare il massimo per essere convocato, assieme a mio fratello: sarebbe un sogno che diventa realtà".

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