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Milan e la Fatal Verona, da dove nasce tutto

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I rossoneri due volte hanno lasciato lo scudetto nel capoluogo scaligero, con due sconfitte inopinate e, in un'occasione, perdendo anche la testa

Il Milan torna sul luogo del delitto. Là dove sono stati 'uccisi' due scudetti. Stiamo parlando naturalmente della Fatal Verona, che in due occasioni ha visto i rossoneri sconfitti abbandonare il sogno scudetto. Un 'incubo' che tornerà domani perché, in caso di ko, la squadra di Pioli verrà superata dall'Inter in classifica e negli ultimi due turni sarà molto difficile recuperare. Ma com'è nata la Fatal Verona? Andiamo a scoprirlo.

1973: il Milan di Rocco perde contro la già retrocessa Hellas Verona

E' il 1973 e il Milan si presenta all'ultima giornata al comando della classifica con 44 punti, dietro di un punto ci sono Lazio e Juve. L'Hellas, avversaria dei rossoneri, è già retrocessa e il popolo milanista è convinto di vincere. La Lazio gioca con il Napoli e la Juve con la Roma. Clamorosamente, il Diavolo perde 5-3 in terra scaligera, mentre la Juve supera i giallorossi 2-1 nei minuti finali con un gol di Cuccureddu che significa sorpasso a 15esimo scudetto. Per il Milan è un vero incubo, con tre reti subite nei primi 25 minuti. Pochi giorni prima, i rossoneri avevano conquistato la Coppa delle Coppe battendo il Leeds a Salonicco. Avevano chiesto di spostare il turno di campionato, ma la risposta federale era stata negativa. In panchina, viste le squalifiche di Rocco e del vice, siede un giovane Giovanni Trapattoni.

1990: la storia si ripete, a Verona il Milan perde la testa e lo scudetto

Nel 1990 la storia si ripete per il Milan. È sempre maggio. Alla penultima giornata Milan e Napoli sono appaiate a 47 punti, i rossoneri devono giocare al Bentegodi, i partenopei al San Paolo contro il Bologna. A Verona va in scena la disintegrazione rossonera, che non solo perdono, ma finiscono anche in otto (espulsi Gullit, Van Basten e Costacurta) con pure Arrigo Sacchi espulso. Le polemiche contro l'arbitro Di Bello sono numerosissime. Il Napoli batte i felsinei e va in testa, sarà inutile l'ultimo 4-0 contro il Bari per la squadra di Berlusconi perché gli azzurri superando la Lazio si laureeranno campioni d'Italia.

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