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Milan, la gioia di Pioli: "Siamo stati più continui dell'Inter"

Le emozioni, le dediche, e anche qualche frecciata, del tecnico rossonero dopo la consegna della coppa dello scudetto

L’inevitabile e soffocante, non solo per la calura, abbraccio dei tifosi per la gioia loro regalata. Ma anche quello dei propri giocatori, consapevoli che i meriti di Stefano Pioli nello scudetto numero 19 della storia del Milan vanno al di là di quelli che vanno attribuiti ad ogni allenatore che conquista un titolo dalla panchina.

Milan Campione, le dediche di Pioli

Con questa consapevolezza e queste emozioni ben visibili negli occhi il tecnico emiliano si è presentato ai microfoni di ‘Dazn’, oltre un’ora dopo la fine della partita contro il Sassuolo che ha sancito il trionfo rossonero. In mezzo, festeggiamenti dentro e fuori lo spogliatoio, anche se Pioli ha parlato davanti alle telecamere con il consueto aplomb: "Sono felice per me e per i miei giocatori, dal primo all’ultimo, compreso chi ha giocato meno. Sono felice per il mio staff, il club, i dirigenti e i tifosi per tutto il mondo Milan" le prime parole dell'allenatore.

"I segreti del Milan? Continuità e mentalità"

Il tecnico rossonero è poi passato ai ringraziamenti di rito, senza però dimenticare di togliersi un sassolino dalle scarpe pensando all'ultima sconfitta in campionato: “Ce lo siamo meritati per il lavoro fatto e perché siamo stati più continui. L’ultima partita che abbiamo perso contro lo Spezia sappiamo come, abbiamo avuto una mentalità di gioco molto forte. Non abbiamo mai mollato. Nello spogliatoio avevamo appeso la classifica dell’anno scorso, volevamo migliorarla e sapevamo che se ci fossimo riusciti avremmo lottato per qualcosa di ancora più grosso, ma non sarebbe stato possibile senza il lavoro dei dirigenti. Ringrazio Maldini e Massara per la fiducia e per aver saputo creare il mix giusto tra giocatori giovani e meno giovani. Noi c’abbiamo messo la mentalità in campo, lavorare con questi ragazzi è stato bello e divertente”.

Pioli e la consegna in diretta del premio di allenatore dell'anno: "Merito di tutti"

E alla fine dell'intervista c'è spazio anche per un fuoriprogramma, con la consegna direttamente dalle mani di Paolo Maldini del trofeo di allenatore dell'anno assegnato dalla Lega Serie A: "Sono molto orgoglioso, questo premio va a me, ma è doveroso condividerlo con tutti, dirigenti e giocatori. C'è il mio nome, ma è la vittoria di tutti" la conclusione. Infine, la dedica più sentita: "Per mio padre, so che ovunque sia sarà orgoglioso di me".

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