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Serafini e il Milanculpop

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(Zazza) Milan tv ha fatto benissimo a togliersi dalle balle Luca Serafini, 63 anni, da 63 e nove mesi milanista in purezza. Ha agito con coscienza, mostrando una straordinaria apertura mentale, perché Luca si è permesso di dire la verità in tv - ovvero che la società è fragile e criticabile - e la verità non si può, né si deve dire quando si lavora per un’azienda aperta come il Milan di Cardinale.
Serafini avrebbe dovuto sostenere che Cardinale è meglio di Berlusconi, un presidente illuminato; che Furlani è più competente di Galliani e che tra Ibra e Ramaccioni o Braida non c’è partita: molto più equilibrato e sensibile alle cose e agli uomini il grande Zlatan. Avrebbe anche potuto aggiungere che Fonseca era una scelta centrata: è la classifica a essere bugiarda e fuorviante.
Io Luca proprio non l’ho capito: quando si lavora per il Milanculpop bisogna adeguarsi e lottare tutti insieme anche contro la logica e la realtà dei fatti. Anche se l’elenco delle cazzate raggiunge quote spaventose. Serafini è da una vita un punto di riferimento per i tifosi rossoneri, che ne apprezzano l’amore e l’ironia, la comunicativa. Adesso è soprattutto un punto esclamativo.
E qualcosa non va, qualcosa manca, in chi vuol far tacere uno che canta.

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