Serafini avrebbe dovuto sostenere che Cardinale è meglio di Berlusconi, un presidente illuminato; che Furlani è più competente di Galliani e che tra Ibra e Ramaccioni o Braida non c’è partita: molto più equilibrato e sensibile alle cose e agli uomini il grande Zlatan. Avrebbe anche potuto aggiungere che Fonseca era una scelta centrata: è la classifica a essere bugiarda e fuorviante.
Io Luca proprio non l’ho capito: quando si lavora per il Milanculpop bisogna adeguarsi e lottare tutti insieme anche contro la logica e la realtà dei fatti. Anche se l’elenco delle cazzate raggiunge quote spaventose. Serafini è da una vita un punto di riferimento per i tifosi rossoneri, che ne apprezzano l’amore e l’ironia, la comunicativa. Adesso è soprattutto un punto esclamativo.
E qualcosa non va, qualcosa manca, in chi vuol far tacere uno che canta.