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Milan, Conceiçao: "Vado avanti per la mia strada, col senno di poi sono tutti fenomeni. Su Theo..."

L'allenatore rossonero continua a difendere le sue scelte e rivela le condizioni di Walker, Pulisic e Gimenez in vista della trasferta di Torino

Dopo la scottante eliminazione contro un Feyenoord alla portata del Milan, era inevitabile che oltre ai giocatori finisse sul banco degli imputati anche Sergio Conceiçao. Come in  Olanda, il tecnico ha schierato dall'inizio i suoi Fantastici Quattro (Gimenez, Leao, Felix e Pulisic) ma non è riuscito a creare molte occasioni. In ogni caso il portoghese (in scadenza di contratto a giugno) non accusa la pressione"Oggi sono 31 anni che mia madre è morta, avevo 18 anni e avevo perso mio padre da due: se queste del calcio sono le difficoltà, non ho paura di niente. E allora vado avanti per la mia strada". L'obiettivo è lasciarsi alle spalle la delusione di Champions e concentrarsi sul campionato: "Quella contro il Torino è una partita molto importante, contro un avversario difficile. Storicamente è complicata per il Milan, i risultati negli ultimi sei anni non sono stati positivi. Dobbiamo concentrarci e lavorare, pensare che quella col Torino sia la nostra finale di Champions".

Conceiçao: "Theo è un patrimonio del club"

Non poteva non arrivare la domanda su Theo Hernandez, ritenuto il principale responsabile dell'eliminazione dei rossoneri dopo il doppio giallo preso per simulazione in area di rigore. Conceiçao lo difende dagli attacchi degli ultimi giorni: "Non mi piace parlare di colore dei capelli. Giallo, nero, bianco... non mi importa, importa che siano professionisti. Ho parlato di lui a fine della partita. Theo è un patrimonio del club, ha regalato gioie ai tifosi. Sa di aver messo la squadra in difficoltà, tutti commettono errori, anche io". Il portoghese però rimane criptico riguardo il suo possibile utilizzo a Torino: "E' un giocatore disponibile come tutti gli altri".

Conceiçao: "Walker out, Pulisic e Gimenez non al top"

Theo è disponibile, ma altri non lo sono, come ha spiegato Conceiçao: "Walker non è disponibile domani. Le mie scelte dipenderanno dalle condizioni di ogni singolo giocatore. Pulisic non ha i 90' nelle gambe, Gimenez è in crescita ma non è ancora al top. Quando sono arrivato diversi giocatori infortunati. Abbiamo giocato ogni tre giorni, quindi non è facile gestire la situazione". Il tecnico del Milan decide di rispondere alle critiche ricevute: "Col senno di poi siamo tutti fenomeni, grandissimi allenatori: io vinco tutte le partite a fine partita. Sono l'allenatore e faccio le mie scelte". Non è stata gradita ad esempio la gestione di Joao Felix, non sosituito nonostante nelle ultime partite non stesse entusiasmando: "Gimenez aveva avuto dei problemi nelle ultime settimane, gli ho chiesto come stava e mi ha detto che era stanco. O mettevo un altro centravanti come Abraham o un giocatore per avere più mobilità".

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