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Milan, positivo l’incontro con Tare ma continua il casting per il direttore sportivo

La scelta del club rossonero non è fatta anche se il dirigente albanese è già libero di dire sì e firmare: i dettagli e le alternative 

L’incontro a Roma tra il Ceo del Milan, Giorgio Furlani, e l’ex direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, è stato un primo faccia a faccia approfondito per discutere del futuro dei rossoneri. L’amministratore delegato milanista aveva già avuto contatti telefonici con il dirigente albanese, ma nella Capitale c’è stato il primo incontro prolungato, durato circa quattro ore, in cui si è parlato di come Tare vorrebbe risollevare il Diavolo. Per l’ex Lazio non è stato il primo colloquio con il Milan, infatti sul suo nome era stato caldeggiato già da Zlatan Ibrahimovic in un vertice a Londra quasi due mesi fa, insieme al proprietario del fondo americano Gerry Cardinale. Tuttavia il summit di Roma con Furlani non è stato decisivo, non c’è stata la fumata bianca ed è possibile che arriveranno altri incontri nei prossimi giorni per cercare di sciogliere qualche dubbio. D’altronde Furlani ha messo in atto una serie di colloqui proprio per cercare la figura giusta, la scelta è molto delicata perché si tratta di un dirigente che dovrà integrarsi a perfezione con il resto del management di Casa Milan. Ecco perché andranno valutati tutti gli aspetti. Da quello finanziario ai ruoli da rispettare, così come le idee per il mercato estivo fino alla guida tecnica da scegliere. Tare rappresenta in questo momento uno dei candidati principali soprattutto perché libero di firmare subito, ma se non l’ha ancora fatto è perché Furlani sta ancora facendo una serie di valutazioni. L’incontro di martedì è andato piuttosto bene ma non è ancora arrivato il momento della stretta di mano. 

Milan, priorità direttore sportivo  

Il prossimo direttore sportivo del Milan dovrà essere utile anche a Milanello, nel rapporto con giocatori e allenatore. Fungere da collante tra squadra e società, un po' quello che è mancato al Diavolo in questi due anni dopo l’addio della coppia Maldini-Massara. E’ al centro sportivo che si risolvono i problemi interni e quest’anno ha dimostrato che nemmeno la presenza di Ibrahimovic è stata utile per contenere alcuni momenti di crisi. Il futuro ds dovrà sapersi adattare alla struttura dirigenziale, dove le scelte dovranno sempre essere condivise con tutti. Arriverà un dirigente tradizionale, come ammesso dalla stesso Furlani in una recente intervista, ma non sarà un direttore sportivo accentratore, che prenderà in autonomia il Milan in mano e dovrà sempre agire in condivisione con il Ceo, Ibra, Moncada e naturalmente la proprietà. 

Le alternative a Tare 

Dunque Tare è sicuramente tra i nomi approfonditi da Giorgio Furlani, ma non è l’unico. E’ probabile che il l’amministratore delegato rossonero prosegua la ricerca con ulteriori colloqui con altri candidati. Il Milan nei giorni scorsi ha pensato anche a Giovanni Sartori ma il Bologna non vuole privarsi di una figura apicale del club, inoltre ha rinnovato poche settimane fa fino al 2027. Qualche sondaggio è stato effettuato per Manna del Napoli, ma la risposta è stata negativa. Allora potrebbe tornare in auge il nome di Tony D’Amico dell’Atalanta, pure lui sotto contratto fino al 2027 ma tra i preferiti di Furlani fin dai mesi scorsi. In ultima analisi ci sono anche intermediari che stanno proponendo nomi dall’estero, tra cui Devin Ozek dalla Germania, ex del Leverkusen. 

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