Corriere dello Sport

LIVE

Milan, Leao è già il pupillo di Allegri

Il nuovo tecnico rossonero punta sul rilancio dell'attaccante portoghese: "Sei al centro del progetto"

MILANO - La passione di Massimiliano Allegri per i cavalli è ampiamente nota e risaputa. Ebbene, ora che è ufficialmente iniziata la seconda avventura del livornese in rossonero, non resta che eleggere il suo cavallo di battaglia, quello da far trottare per far trascinare il carro milanista verso gli obiettivi prefissati. Forse è troppo facile indicare il risultato di questa votazione: Rafael Leao. Il tecnico lo ha già designato come una dei suoi focus principali: Allegri è in missione Leao. Sin dalle primissime ore del rapporto.

Leao al centro del progetto

Non sono un mistero, infatti, le chiamate intercorse tra l'allenatore e il numero 10 ad inizio giugno. Colloqui brevi, ma intensi, con un messaggio chiaro recapitato al diretto interessato: “Sei al centro del progetto”. Allegri ha spiegato sin da subito a Leao quanto lo consideri importante per la squadra e per il progetto in generale. Il portoghese non se l'è fatto ripetere due volte. La corte del Bayern Monaco si è bloccata a dei semplici sondaggi e, anche per questioni economiche, non è andata oltre. Ma, se per Maignan e, soprattutto, per Theo, le situazioni in uscita erano probabilissime, per Leao la priorità è sempre stata quella di restare al Milan.

Allegri marca stretto Leao

Dai discorsi telefonici si è passati, negli ultimi giorni, a quelli vis-à-vis: una prima chiacchierata post rientro dalle vacanze, le risposte in conferenza stampa con tanto di elogi in pubblica piazza e le prime sedute di allenamento. In quella aperta al pubblico, l'attenzione del tecnico per il 10 è stata evidentissima. Ogni volta che ha potuto, Allegri si è avvicinato a Leao per parlargli da vicino: indicazioni tattiche (sono stati diversi gli "Apriti, Rafa, apriti!" durante la fase di possesso), precisazioni sulla postura e sulla modalità di svolgimento degli esercizi, dettagli sul come dare uno sguardo alla porta e gli immancabili sorrisi, marchio di fabbrica di entrambi. La sensazione è che il portoghese sarà lasciato libero di esprimersi sul campo. Poche briglie, dunque, ma senza i paraocchi: "Paraocchi no - ha spiegato Allegri - perché si vede solo da una parte. Deve avere una visione a 360 gradi". La prospettiva gliela sta già fornendo.

Leao, la stagione della rinascita

Da Stefano Pioli a Sergio Conceiçao passando per Paulo Fonseca: tutti hanno provato a far di Leao un calciatore compiuto. Dallo Scudetto in poi, il portoghese ha vissuto alti e bassi un po' come tutta la squadra. Nell'ultima stagione, guidato dai suoi due connazionali, l'anno più complicato: richiesta di fase difensiva applicata, incatenamento in dettami tattici, diverbi e qualche panchina di troppo anche in match importanti. Per Leao, sotto l'ala protettiva di Allegri, deve essere in qualche modo la stagione del diventare definitivamente qualcuno: "Rafa è straordinario. Sono sicuro - ha spiegato il tecnico in conferenza - che farà una grande stagione. Ne sono convinto. Va verso l'età della maturazione. Di solito un giocatore gli anni più importanti li fa dai 26 ai 30. Penso che sia più responsabile. Credo ci siano tutti i presupposti per fare bene". Allegri e Leao sono già al galoppo. 

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi