In mezzo ai guai di una classifica con vista sulla B: per un Monza da rendere funzionale a darsi un futuro, è già il tempo di fare quadrato. Quelle due-tre partite a misura - gli scontri diretti con Cagliari, Como e Venezia successivi alla sosta - completeranno un mosaico, apriranno alle idee per capire se c'è vita oltre una stagione mai raddrizzata. E che mette in regime di svincolo otto giocatori, che si aggiungono ai sei prestiti e quelli che saranno ceduti. Buone intenzioni accennate e basta, anche quattro giorni fa quando l'illusorio vantaggio contro il Parma stava portando il Monza a sette punti dalla salvezza.
Monza, il crollo in questa stagione
Il gol del capitano Izzo, perché Pessina è fermo da novembre, come scena che assomiglia al canto del cigno. Una vittoria nelle ultime ventuno partite è abbastanza per spargere rassegnazione, oltre al margine da doppia cifra sul quartultimo posto. Il corto circuito è stato l'aver perso un riferimento come Palladino - decisivo in tutto, incastonando record per due anni al Monza - che ha fatto la differenza dentro e fuori dal campo. L'unico in grado di tenere in mano la situazione, permettendo pure di sognare l'Europa. Inevitabile il pieno di nostalgia, anche per i giocatori che sono rimasti. Un anno fa a parità di partite c'erano 27 punti in più rispetto a ora. Un abisso, che verosimilmente renderà superfluo un eventuale pieno negli scontri diretti (in tutto ne restano quattro) da qui alla fine. Se c'era da aggiungere confusione, la società l'ha fatto in corso d'opera col cambio di panchina per sette partite - sei delle quali perse - a un altro allenatore, salvo poi richiamare Nesta. Facendogli ritrovare una squadra trasfigurata, con la cessione di quattro titolari. E nessuna possibilità di cicatrizzare certe ferite. In divenire il riscatto di Lekovic dalla Stella Rossa, fissato a 2,5 milioni al momento del raggiungimento di determinate condizioni. Una finestra sulla prossima stagione, per quanto pure il serbo non si sia dimostrato all'altezza: il Monza ha incassato un gol ogni 24 minuti con Lekovic in campo.
Monza, Galliani le prova tutte
Intanto l'a.d. Galliani ha deciso di provarle tutte, toccando anche l'aspetto motivazionale per il finale di stagione. Da qui la scelta di affidarsi alla figura di un mental coach come Stefano Tirelli - un passato con il Chelsea di Mourinho e la nazionale inglese - per stare a contatto con la squadra.