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Hamsik, dieci no alla Juve senza rimpianti

Felice di rimanere, Sarri gli ha affidato il centrocampo. Leader del Napoli: «Sapevo dell’offerta bianconera...»

NAPOLI - No. No. E ancora no moltiplicato per dieci. Che diventa undici quando Marek Hamsik, l'uomo negato una decina volte alla Juve da Aurelio De Laurentiis, sfoderando la diplomazia e il sorriso dei giorni migliori molla un bel «Nie», un altro «No» ma in lingua madre, all'affamata stampa slovacca al seguito della Nazionale: «Sapevo della Juve ma preferisco non esprimermi». E così sia, capitano. Novello Signor No, come il famoso autore televisivo, e ormai bandiera consacrata di un Napoli che per la nona stagione consecutiva tiferà per lui. Sì, una vita: dal 2007 a oggi, otto giri di calendario e nove annate di calcio: simbolo e bandiera. Dai capelli cortissimi di un giovanotto di 19 anni, alla cresta alta di un uomo a caccia di record azzurri. E di rivincite: nuovo corso, nuovo ruolo, nuove responsabilità e maglia vecchia. Potenza di due lettere: no. Silenzio d'oro.

Da sette anni in maglia azzurra vuole entrare nella storia di questo club

E allora, il grande protagonista in contumacia: Hamsik è assente, perché impegnato con la Nazionale nelle qualificazioni a Euro2016, ma con il cuore è decisamente a Napoli. In realtà anche con la mente quando, nel corso dell'incontro con i media andato in scena nel ritiro di Senec, in Slovacchia, dopo la bomba sganciata da De Laurentiis, parte l'assalto dei giornalisti al seguito della selezione di Kozak: l'offerta della Juve di 25 milioni di euro per il capitano slovacco, non soltanto azzurro, ha fatto molto rumore. E così, per evitarne altro, Marek si esibisce in un bel dribbling: «Sapevo dell'interesse della Juventus nei miei confronti ed ero a conoscenza dell'offerta». Nessun commento? «Preferisco non esprimermi in merito. E' meglio così». Sorriso a cotè e via a preparare la sfida che domani vedrà i suoi impegnati con la Spagna a Oviedo: la vittoria dell'andata e il primo posto nel Gruppo C autorizzano gli slovacchi a sognare.

LA RESPONSABILITA' - Dopo la partita nelle Asturie, e soprattutto dopo il bis con l'Ucraina in programma martedì a Zilina, in casa, Hamsik salterà su un aereo e mercoledì tornerà a Napoli per cominciare un'altra missione: la caccia alla prima vittoria in campionato. A Empoli.

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MAROTTA: «VOLEVAMO HAMSIK»

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