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Sarri: «Maradona? Spero di fargli cambiare idea»

Il tecnico del Napoli alla vigilia della sfida con il Bruges: «Per me Diego è un idolo, non rispondo alle sue parole»

NAPOLI - «Maradona? Spero di fargli cambiare idea». Maurizio Sarri risponde così alle parole di Maradona di pochi giorni fa ("Napoli, con Sarri non si vince"): «Per me Diego è un mito - le parole del tecnico del Napoli - già il fatto che mi conosca mi onora. Non voglio rispondere alle sue parole, spero di fargli cambiare idea». Sul match contro il Bruges in Europa League: «Sono molto concentrato sulla squadra - spiega Sarri in conferenza -, prima del match magari avrò un po' di emozione ma ora penso solo all'allenamento. Non credo che a questo Napoli manchi la cattiveria. La reazione nel secondo tempo a Empoli ne è la dimostrazione. Nelle prime tre partite non siamo stati continui. Sono stati commessi degli errori ma siamo sulla buona strada. 4-3-3? Stiamo provando entrambe le soluzioni, poi sceglieremo in base ai giocatori che partiranno, però può darsi che si cambi modulo a partita in corso. Porto avanti la mia idea di calcio. Non avrebbe senso snaturarla. Voglio una squadra di personalità. e perplessità sulla posizione in campo di Hysaj sono ingiustificate. In carriera ha giocato molto più a sinistra che a destra. Koulibaly? Ha un potenziale enorme. Se cresce tatticamente può essere difensore da top club».

CURVE CHIUSE - La chiusura delle curve che il Napoli subirà domani nella sfida contro il Bruges in Europa League "è assurdo, sono provvedimenti che non riesco a capire". Lo ha detto il tecnico del Napoli Maurizio Sarri alla vigilia dell'esordio in Europa League. "Se ci sono delle responsabilità - ha detto Sarri - bisogna arrestare i responsabili, perché in curva ci sono circa 7000 persone e 6900 non hanno fatto niente. É come se ci fosse un incidente sull'autostrada e si levasse la patente a tutti quelli che sono in viaggio in quel momento". Sulla scarsa prevendita verso il match con il Bruges, Sarri ha detto: "A Empoli all'inizio facevamo 2000 spettatori e abbiamo finito a 18.000. In più ricordiamoci che l'Ocse dice che l'Italia è diventata tra i più poveri Paesi d'Europa e quindi le persone fanno più fatica ad andare allo stadio con continuità. Poi è chiaro che se spariamo un paio di partite come i primi 50' contro la Sampdoria lo stadio si riempie velocemente. L'amore dei napoletani andrà oltre qualsiasi sacrificio".

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