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Sarri sfida la Juve: «Napoli, servono anima e cuore»

MOSCA

Il tecnico alla vigilia della sfida del San Paolo: «Chi rischia di più tra me e Allegri? Siamo solo a settembre»

NAPOLI - «Contro la Juventus sarà una partita da anima e cuore, della tattica non mi interessa. I bianconeri non sono in crisi». Maurizio Sarri sa che la sfida di domani contro la Juventus può rappresentare la svolta della stagione: dopo un pari deludente in trasferta contro il Carpi, battere i bianconeri al San Paolo potrebbe dare nuovo slancio alle ambizioni del Napoli. «Non è cambiata la mia idea sul calcio a Napoli. So che la pressione è tanta, ma io sono sereno perché lo avevo messo in conto. Chi rischia di più tra me e Allegri? Non la farei così drastica, siamo a settembre. Non guardo la classifica», ha detto il tecnico.

ANIMA E CUORE - I tifosi napoletani si aspettano tanto dalla partita di domani, Sarri è convinto che la squadra darà la risposta adeguata sul campo: «La nostra intenzione è di fare la partita sempre e comunque, ma anche la Juve gioca in questo modo. Una delle due squadre prenderà il sopravvento, succederà in maniera naturale: noi ci metteremo anima e cuore. So cosa pensano i tifosi del Napoli, dobbiamo vivere questa partita come un evento straordinario. Il Napoli non è spento dal punto di vista fisico, ogni giocatore ha corso per 12 km a Modena».

DE LAURENTIIS - L'allenatore del Napoli torna con una battuta sulle parole del presidente De Laurentiis: «Mi ha chiamato "doctor", ma evidentemente mi prendeva per il c... (ride, ndr). Mi sento un allenatore da campo». 

CORSA SCUDETTO - Sulla corsa scudetto, Sarri non si sbilancia: «La Juventus può vincere dieci partite consecutive quindi non è fuori. L'Inter ancora non sappiamo se è continua o no, c'è ancora incertezza. Noi stiamo lavorando bene, stiamo creando un'identità nostra, ma abbiamo ancora grossi difetti su cui lavore». 

GABBIADINI - Contro la Juventus potrebbe arrivare finalmente il momento di Gabbiadini nella formazione titolare. «Gabbiadini sta sempre meglio e può giocare sia sull'esterno che centravanti. Secondo me, gioca meglio quando ha una punta vicino e non nel 4-3-3. Higuain? Può essere determinante sempre, non solo domani».

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