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Koulibaly: «Barcellona o Real? Voglio vincere con il Napoli»

LaPresse

Il centrale franco-senegalese racconta un aneddoto sul suo primo contatto con il club di De Laurentiis: «Ho chiuso il telefono in faccia due o tre volte a Benitez, pensavo fosse lo scherzo di un amico»

NAPOLI - Il futuro di Kalidou Koulibaly è a Napoli. E' lui stesso a confermarlo in un'intervista a "France Football". Se Maradona ha detto che potrebbe giocare già al Barcellona o al Real Madrid se non fosse per il razzismo, il centrale franco-senegalese la pensa così: «Il razzismo c'è in tutto il mondo e se un giorno arriverò a giocare per uno di questi club, sarà per il mio lavoro, per i miei sforzi e nient'altro. Ma oggi la questione non si pone, sono al Napoli e voglio vincere qui».

«CON SARRI SONO MIGLIORATO»

L'ANEDDOTO - «E' un sogno che si è realizzato, sono a un altro livello e questo mi ripaga di tutti gli sforzi, ho lavorato duro per questo. Ma voglio continuare a migliorarmi», racconta e poi rivela il curioso primo contatto coi partenopei: «Ogni allenatore ha avuto un ruolo nella mia carriera e a un certo punto è arrivata la chiamata di Benitez. Gli avrò chiuso il telefono in faccia due o tre volte, non ci credevo, pensavo fosse un amico che voleva farmi uno scherzo. Stavo giocando nella serie B belga e l'allenatore di un grande club di serie A mi chiavama, era impossibile. Ma alla fine era tutto vero, ero quasi imbarazzato, mi sono scusato con lui, non me l'aspettavo. Sarei dovuto andare al Napoli già a gennaio ma non mi hanno lasciato andare e lui, sei mesi dopo, è tornato alla carica. Era un segnale forte».

L'ambientamento è stato quasi immediato: «La mia fortuna è stata che quando sono arrivato, coi Mondiali di mezzo, non c'erano le grandi stelle a eccezione di Callejon e Hamsik e questo mi ha permesso di mettermi in mostra, senza farmi impressionare dai big. Una volta imparato l'italiano, mi sono migliorato anche in campo».

DIAWARA NON SI TOCCA

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