NAPOLI - Stefano Tacconi  è tornato a parlare della leggendaria punizione di Maradona. Trenta anni dopo l'ex portiere della Juventus scherza su quel gol passato alla storia: «Io ho fatto diventare famoso Diego, lui lo sa. Se non gli facevo fare quel gol, chi lo cag…? (ride, ndr). Se l’avessi parato, avrei preso 9 in pagella». 

MARADONA: "MI ALLENO CON I COLORI DELLA SQUADRA DEL MIO CUORE"

MOGGI RUBAVA AL NAPOLI - Due volte al San Paolo in soli quattro giorni. «Successe un’altra volta, anche se non così vicino. Con la Coppa Uefa, quando ce l’avete rubata. Gol annullato a Laudrup, rigore inesistente… Gli arbitri mangiavano la pizza a Mergellina. Il Napoli rubava quando c’era Moggi, ma Luciano è un mio amico. Solo alla Roma non è riuscito a rubare (ride, ndr). È più importante la sfida di Coppa Italia, c’è una finale in palio. Tutti vogliono vincere, può succedere di tutto». 

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MINACCE SOCIAL - «Sono stato minacciato sui social quando ho detto che Donnarumma sarebbe andato alla Juve. Io dico soltanto una cosa: un portiere, se vince, è protagonista. Se non vince, rimane nell’ombra. Giocare le coppe è fondamentale. Ha detto “È il mio procuratore che decide”, quello è un segnale. Dopo il Mondiale in Russia prenderà il posto di Buffon in Nazionale. La Juve ha già vinto il sesto scudetto, non ci sono rivali. Dopo il 2006 la società ha un odio contro tutti che non permette di lasciare agli altri neanche la Coppa del Nonno».

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