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Napoli, in diecimila al Maradona-day: «Nessuno mi ama come i napoletani»

Maradona ha ricevuto la cittadinanza onoraria nell'anniversario del suo arrivo a Napoli, 33 anni fa: grande festa in piazza del Plebiscito. Intanto per la squadra primo allenamento nel ritiro di Dimaro

NAPOLI - Erano in diecimila in piazza del Plebiscito per celebrare Diego Armando Maradona, nuovo cittadino onorario di Napoli. La festa per il Pibe de Oro si è trasformata in un'occasione per celebrare il trentennale del primo scudetto e i successi di un'era indimenticabile. È stata una giornata indimenticabile per i tifosi azzurri nelle ore in cui la squadra iniziava la preparazione nel ritiro di Dimaro. Erano in tanti, ma non quanti si attendevano gli organizzatori e la stessa questura di Napoli, che aveva blindato la piazza e predisposto un rigoroso sistema di filtraggio, che prevedeva un massimo di 32 mila presenti. 

C'erano quelli che gli anni degli scudetti e delle Coppe conquistate da Diego li hanno vissuti in prima persona, ma anche i loro figli, e tanti ragazzi che di Maradona hanno conosciuto solo i video ed i racconti di genitori e nonni. Il Pibe de Oro è salito sul palco solo nella parte conclusiva dello spettacolo, dopo l'esibizione di cantanti e gruppi musicali, accolto da cori di entusiasmo. Ma la seconda giornata di Maradona, giunto a Napoli per ricevere la cittadinanza onoraria del sindaco De Magistris era stata contrassegnata da annunci e smentite, in un clima teso anche per quanto accaduto a Palazzo San Giacomo, preso d'assalto stamattina da un gruppo di manifestanti che ha travolto gli agenti della Municipale di guardia, ferendone uno, ed ha occupato la Sala della Giunta.

De Magistris, dopo che ieri striscioni di contestazione firmati dagli Ultrà della Curva A, lo accusavano di cercare solo "soldi e pubblicità", ha annunciato che la consegna della cittadinanza onoraria, prevista in piazza del Plebiscito, sarebbe stata spostata in Comune. Negativa la risposta dello staff di Maradona. È cominciata così una estenuante trattativa, condotta da due stretti collaboratori del sindaco, per convincere l'argentino a recarsi a Palazzo San Giacomo. "Andrà solo in piazza", filtrava dal suo staff. "La presenza al Comune non era prevista". "Andrà a Palazzo San Giacomo solo dopo lo spettacolo". La preoccupazione di Maradona era quella di non apparire distante dai gruppi del tifo organizzato, che, comunque, in piazza non sono andati. Alla fine, con un'ora di ritardo, Maradona è giunto in Comune, dove nell'androne era stata sistemata una pedana con il Gonfalone della Città, ed ha ritirato (e baciato) la pergamena della cittadinanza onoraria.

Corrieredellosport.it ha vissuto questa lunga giornata in diretta. Rivila con i nostri aggiornamenti in tempo reale.

22.55 GLI ULTIMI SALUTI AL PUBBLICO: «SEMPRE MI SONO SENTITO NAPOLETANO»
«Sempre mi sono sentito napoletano», ha detto Maradona prima di cantare 'O surdato 'nnammurato con Serena Rossi e i tifosi. La festa si è conclusa e i tifosi hanno iniziato a lasciare piazza del Plebiscito.

22.50 FISCHI PER FERRARA, MARADONA CALMA I TIFOSI
Maradona sta riabbracciando tutti i suoi vecchi compagni di squadra al Napoli, che entrano sul palco annunciati da uno speaker. Ferrara, ac causa del suo passato alla Juventus, viene accolto dai fischi. Maradona prova a calmare i tifosi senza successo.

22.45 MARADONA: «RAZZISMO CONTRO DI NOI, NE PARLERO' CON INFANTINO»
Abito nero, volto sorridente, Diego ha ringraziato i tifosi per l'affetto: «Siamo così per quello che è successo a Torino, se non succedeva niente questa piazza era riempita. Voglio ringraziare il sindaco e le persone che hanno fatto in modo che oggi io sia uno in più di voi, anche se lo sono stato sempre. In Italia bisogna fare tutto con un pezzo di carta, si dimenticano del cuore. Per quello noi napoletani quando andiamo a giocare fuori soffriamo il razzismo. E' un tema di cui devo parlare con Infantino perché qui io l'ho vissuto in carne e ossa». Poi aggiunge: «La prima volta che sono stato al San Paolo me ne sono andato piangendo. Ed era il primo giorno. Però anche me ne andai piangendo quando andai via nel 1991. Ragazzi, voglio ringraziare tutti. Non ho parole, dovunque vado sempre mi dicono "Diego, chi ama non dimentica"».

22.35 PARTE IL CORO "CHI NON SALTA E' JUVENTINO" E DIEGO SI UNISCE AI TIFOSI

22.30 MARADONA SUL PALCO: OVAZIONE IN PIAZZA DEL PLEBISCITO
E' arrivato finalmente il momento dell'ingresso sul palco del Pibe de Oro sulle note del coro "Ho visto Maradona".

22.00 ESIBIZIONI NEL SEGNO DI PINO DANIELE
Presentano la serata Serena Rossi e Gigi e Ross. Il gruppo Foja ha scaldato il pubblico con un omaggio a Pino Daniele. E' arrivato poi il turno di Tommaso Primo e Lina Sastri.

21.35 SONO DIECIMILA LE PERSONE IN PIAZZA
Sono circa diecimila i presenti in piazza del Plebiscito a pochi minuti dall' inizio dello spettacolo dedicato ai 30 anni del prima scudetto del Napoli con la presenza di Diego Armando Maradona. Una cifra consistente, ma nettamente al di sotto dei 30mila previsti ed autorizzati dalla questura di Napoli, che ha predisposto misure di sicurezza straordinarie. 

21.20 MARADONA E' IN PIAZZA DEL PLEBISCITO: TRA POCHI MINUTI SALIRA' SUL PALCO
Sta per iniziare la festa in piazza del Plebiscito, Maradona è arrivato ed è pronto per salire sul palco. Imponente il servizio d'ordine.

21.15 MARADONA: «GRAZIE ANCHE A CHI NON VOLEVA CHE DIVENTASSI CITTADINO DI NAPOLI»
Il Pibe de Oro chiude il suo discorso così: «Grazie anche a quelli che non volevano che diventassi cittadino napoletano. Così si dimostra che abbiamo una democrazia e che possiamo parlare, ma che vinca sempre chi ha dimostrato di avere fatto qualcosa per questa città».

21.10 MARADONA: «NESSUN POPOLO MI HA AMATO COME I NAPOLETANI»
«Sono stato cittadino napoletano da quando sono arrivato qui a Napoli. Ringrazio il sindaco Luigi per avere organizzato tutto questo e voglio ringraziare tutta Napoli. Quando sono nel mondo vedo sempre le scritte in mio onore, "Chi ama non dimentica". Non c'è nessun popolo che mi abbia voluto bene come i napoletani», ha detto Maradona.

21.05 DE MAGISTRIS: «HA TRASFORMATO IL SOGNO IN REALTA'»
«Condivido quello che ha detto Maradona ieri, lui cittadino di Napoli lo è stato da quando ha indossato quella maglia numero dieci, però oggi avviene una cosa ancora più importante, la sostanza si unisce alla forma. Vogliamo consacrare questo aspetto. Vogliamo celebrare il più grande calciatore di tutti i tempi, un uomo che ha trasformato un sogno in realtà», le parole del sindaco De Magistris prima di conferire a Maradona la cittadinanza.

21.00 MARADONA E' A PALAZZO SAN GIACOMO PER RICEVERE LA CITTADINANZA
Il Pibe de Oro è appena arrivato in Municipio per ricevere dal sindaco De Magistris la cittadinanza onoraria. Tanti tifosi all'esterno ad attenderlo. Finita la cerimonia, Maradona si sposterà in piazza del Plebiscito per la festa "Effetto Maradona".

20.45 MARADONA SARA' PRIMA IN MUNICIPIO, POI IN PIAZZA
Giallo risolto. Come riferisce il giornalista del Corriere dello Sport-Stadio, Antonio Giordano, presente a Palazzo San Giacomo, Maradona sta per arrivare in Municipio per la cerimonia ufficiale di conferimento della cittadinanza onoraria. 

20.40 CARNEVALE: «QUESTO NAPOLI PUO' VINCERE LO SCUDETTO»
Andrea Carnevale, osservatore dell'Udinese, ex attaccante del Napoli e compagno di squadra di Maradona, a Canale 21 prima della festa: «Questo Napoli può finalmente riportare lo scudetto in città, manca davvero poco. Meret? Diventerà un portiere di livello straordinario, ma ha bisogno di giocare per non fermare la crescita». 

20.30 FISCHI IN PIAZZA PER CIRO FERRARA
Una parte dei tifosi presenti in piazza del Plebiscito, in attesa dell'inizio della festa, ha accolto con i fischi l'ex difensore del Napoli e della Juventus.

20.20 A PALAZZO SAN GIACOMO ANCORA NIENTE CERIMONIA CON MARADONA
Avrebbe dovuto tenersi alle 20 a Palazzo San Giacomo la cerimonia ufficiale per il conferimento della cittadinanza onoraria a Maradona. Per ora però il Pibe de Oro non è arrivato in Municipio. 

20.10 L'AVVOCATO PISANI: «NESSUN CAMBIAMENTO DI PROGRAMMA, MARADONA SARA' IN PIAZZA»
A Canale 21, l'avvocato Angelo Pisani, rappresentante di Maradona in Italia, ha fatto chiarezza: «Nessun cambiamento di programma, Maradona sarà in piazza perché nessuno ci ha comunicato cambiamenti».

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