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Napoli, De Laurentiis: «Guardiola? Mi tengo Sarri. Voglio più scudetti»

ANSA
Il presidente a margine del Festival del Calcio a Firenze: «A parità di stipendio, preferisco il mio allenatore». E al ct dell'Italia Ventura dice: «Lascia perdere il 4-2-4». Poi strizza di nuovo l'occhio a Chiesa: «L'ho chiesto alla Fiorentina 20 giorni fa»

FIRENZE - Scudetto? No, scudetti. Aurelio De Laurentiis risponde così a coloro i quali sostengono che sia l'anno buono. «Io voglio vincere tanti scudetti, non solo uno - dice il presidente del Napoli a Sky Sport24 a margine del Festival del calcio a Firenze -. Se non riuscissimo a prendere quell'abbrivio che ti fa partire con grandi convinzioni, è giusto poi dare una certa continuità ai successi. Se firmerei per il 2° posto? Mai. Non ho mai firmato per nessun posto. Ho sempre detto "sarebbe bello arrivare sempre tra i primi tre", lo dicevo anche nel cinema quando c'erano 500 concorrenti».

IL KO IN CHAMPIONS - Il suo Napoli, fino ad oggi, ha avuto soltanto un calo di tensione: a Kharkiv, contro lo Shakhtar Donetsk in Champions League. «Quando si gioca contro una formazione molto competitiva ci si concentra moltissimo - spiega De Laurentiis -, quando si gioca contro una squadra meno competitiva ci si concentra meno (Shakhtar, ndr)».

SARRI - «E' il milgiore che ho avuto? Ogni allenatore è il migliore per quel momento storico del club. Noi non possiamo dire che Conte è migliore di Allegri. Sarri è un grande che viene da cmapionati minori, è arrivato in A con l'Empoli e poi con il Napoli ha avuto una ascesa esponenziale. E' un maturo giovane, non è una persona che avendo una certa età rifiuta le innovazioni. E' uno studioso, ma non un teorico del calcio. Ciò che studia mette in pratica e in questo è straordinario. Sarri può dire quello che vuole: lui segue una politica comunicazionale che lo deve mantenere sereno all'interno dello spogliatoio. Lui ha una libertà assoluta di dire quello che pensa». 

MEGLIO DI GUARDIOLA - «Non farei mai a cambio, anche se prendessero lo stesso stipendio. Sarri è in crescita, l'altro sta ritrovando la sua strada, ma ancora deve dimostrare se il Manchester City può vincere il campionato».

MERTENS - «La sua candidatura per il Pallone d'Oro non può che farmi piacere. C'ho lavorato un anno affinché lui rinnovasse e rimanesse. Questa nomination è meritatissima».

VENTURA E LA NAZIONALE - «Fare il ct è una cosa difficile - continua De Laurentiis -. Per quel poco che capisco di calcio gli dico: 'lascia da parte questo 4-2-4'».

MERCATO DI GENNAIO - «Inglese? E' un 25enne maturo che secondo me può fare molto bene anche in nazionale. Ventura ha fatto bene a convocarlo, speriamo si faccia onore».

TRITTICO INFERNALE - «Con la Roma è dura e importante. Di Francesco è approdato in un ambiente difficile e lui ha trovato sempre le soluzioni. Lode a lui, sta facendo un lavoro ottimo. E' una partita da prendere con le pinze, perché si ritorna dalle nazionali. Ci aspettano altre due partite difficilissime.Sarà una settimana estremamente impegnativa».

UP & DOWN - «In positivo, in questo inizio di campionato, mi ha stupito la Roma, in negativo il Benevento, mi aspettavo che investissero - conclude il presidente del Napoli -. Sono sempre dell'idea che le squadre che vengono dalla B alla A devono fare un salto di qualità anche dal punto di vista degli investimenti». 

HIGUAIN - A Premium Sport, poi, De Laurentiis aggiunge: «Manca più Higuain a Sarri o viceversa? Penso che Higuain senta più la mancanza di Sarri che viceversa. E’ chiaro che Sarri che è un persona dolce avrà detto Higuain anche perché in Italia nessuno vuole litigare mai con gli altri, io invece ci metto la faccia e voglio litigare con tutti se è necessario. Higuain è comunque un grande giocatore che noi abbiamo rispolverato dopo l’esperienza al Real Madrid. Come successo ad altri grandi giocatori come Cavani, Lavezzi e Quagliarella che ha vissuto questa brutta vicenda che non poteva dire a nessuno, altrimenti l’avremmo tenuto con noi perché era un giocatore sul quale puntavamo molto».

IL FUTURO DI SARRI - «Sarri non ha mai esternato la volontà di restare a Napoli per tanti anni? Non sono dispiaciuto per questo, perché Sarri è un toscano e io ho fatto molti film in questa regione straordinaria. Sarri è nato a Napoli ma è un toscano puro. Ora però è diventato anche un po’ napoletano ed è diventato più ‘paravento’: gli auguro comunque una felice carriera».

Il VAR - «C’è chi dice che si perde troppo tempo, ma secondo me 90 secondi non sono troppi, anzi servono anche per riordinare le idee. Io vorrei togliere l’intervallo e vorrei fermare la gara per due minuti ogni dieci minuti e farei anche più cambi. Non capisco questa cosa delle liste limitate per la Champions e per il campionato. Io nei primi anni ottenni il cambiamento di portare tutti in panchina perché vedevo i giocatori in tribuna che erano molto tristi».

CHIESA - A margine del convegno, infine, De Laurentiis parla di Federico Chiesa della Fiorentina, obiettivo mai nascosto di mercato: «L'ho richiesto a Della Valle anche venti giorni fa. Se sono disposto a comprarlo? Sì, ma il valore non è in relazione a quello che può dare. Forse servono due anni di allenamenti per integrarsi nel modulo e nei meccanismi, poi bisogna uniformarsi agli altri come gli altri devono uniformarsi a te. Il problema dei Della Valle è che non hanno mai parlato di prezzi, ma loro sono bravi e quindi sarà caro».

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