NAPOLI - Un, due e tre: colto da una bulimica, ossessionata forma di shopping compulsivo, in Napoli s’è dato ancora, ha rotto (di nuovo) gli indugi, s’è catapultato sul mercato, giocando di anticipo, e si è regalato Amin Younes, 24 anni, a cui non manca certo il talento (che in realtà abbonda), uno di quei giovanotti che si è formato in Germania tra il club di Düsseldorf, dove è nato, l’Unterrath, specializzato con i giovani, e il Borussia Mönchengladbach, dove è arrivato diciottenne per sbarcare in Bundesliga. L’Ajax lo ha pescato lì e se lo è portato a casa e ad Amsterdam, nella casa del 4-3-3, un mantra da quelle parti: cosa che gli consentirà di calarsi in fretta nella stessa realtà tattica.

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Amin Younes va in scadenza nel giugno del 2018, dunque bisognerà eventualmente aspettare per portarlo a Castel Volturno: a meno che l’Ajax, in uno slancio di generosità, non decida di privarsene prima, però a modico prezzo, non certo i sette milioni di cui s’è chiacchierato a colpo praticamente effettuato.

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Giuntoli ha inseguito Younes e lo ritiene un profilo di assoluto livello, un giocatore in grado di incidere nell’economia di una squadra e di arricchirla di materia grigia e di piedi buoni. E’ un destro naturale, che però è stato sfruttato sistematicamente a sinistra per ovvie ragioni: ha la tendenza a cercare il tiro a giro, ch’è un marchio di fabbrica di Insigne. Faranno a gara a cercare l’angolo lontano, nei sogni di Napoli....

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