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De Laurentiis attacca: "Noi la seconda Juve ma loro vengono sempre aiutati"

Il presidente del Napoli non usa mezzi termini: "Sono i padroni d’Italia. Hanno altre risorse, Napoli non è Torino. Mercato: sistemiamo attacco e terzini"

NAPOLI - La partita è finita e all’esterno del stadio esplodono petardi in serie, a raffica. Ma la bomba, quella vera, la sgancia De Laurentiis: «Il tifoso del Napoli vuole battere per forza la Juventus, ma loro sono sempre stati aiutati perché sono i padroni dell’Italia». Senza mezzi termini. Un po’ come la contestazione che il popolo delle curve continua a inscenare nei suoi confronti sin dalla notte di Europa League con l’Arsenal. Botta e risposta. Anche garbata, quella del presidente: «Apprezzo i tifosi, ma non condivido il loro pensiero: per loro dobbiamo indebitarci prendendo Icardi e Messi».

NAPOLI, CHE SHOW AL SAN PAOLO!

TESTA A TESTA - E allora, l’ultima notte del San Paolo. L’ultima notte della stagione, certo: 4-1 all’Inter e un bel po’ di concetti firmati De Laurentiis subito dopo un brindisi con Ancelotti e la squadra nello spogliatoio, alla salute della quarta qualificazione consecutiva in Champions. Napoli stabilmente in Europa, da anni e anni ormai, ma i tifosi, o almeno una frangia, continuano a contestare. «Noi non abbiamo le stesse risorse della Juventus e la città di Napoli non ha le risorse di Torino. Loro fanno cinque milioni di incasso con l’Ajax con trentacinquemila posti, mentre noi due milioni con quarantamila. Bisogna avere palle e cervello per fare determinate cose. Apprezzo i tifosi ed è giusto che ragionino a modo loro, ma io non condivido questo modo di pensare: per loro dobbiamo indebitarci acquistando Icardi, Messi e così via. Abbiamo quaranta milioni di tifosi veri e ancora dobbiamo esplorare Oriente, Medio Oriente e Australia: un giorno arriveremo ottanta milioni, nulla a che vedere con i trecento di Curva A e B che ci contestano».

DE LAURENTIIS: "DE ROSSI LO PRENDO IO"

NOI, JUVE 2 - E non finisce così: «La città di Napoli, tra l’altro, non gode di una pubblicità straordinaria e non è facile convincere le mogli e le famiglie dei calciatori». Di recente, tanto per dirne una, sono state invitati la moglie di Trippier e il padre di Lozano. A proposito di mercato: «Abbiamo bisogno di mettere a posto attacco e terzini: quando avremo completato questo lavoro, allora avremo colmato un gap in più. Sappiamo di avere tanti giocatori bravi e anche che Ancelotti ha lavorato tantissimo per il Napoli di oggi e del prossimo anno: è stato messo continuamente in competizione con la precedente gestione, cosa sbagliata. Tra l’altro, siamo arrivati secondi con 13 punti di vantaggio sull’Inter: siamo una seconda Juventus. E’ inutile avere camionate di spaghetti per fare quattrocento grammi di pasta: noi facciamo tanto con molto meno».

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