L'importante è la salute, e ci mancherebbe, però poi c’è anche altro: per esempio, prevenire, che, come si sa, è sempre meglio che curare. Victor Osimhen si è lasciato un po’ (un po’?) andare, ha sorvolato sul distanziamento sociale, ha sottovalutato le insidie del Covid, ha evitato le mascherine e un minimo di cautela, è rimasto nel suo mondo, come se fosse una bolla, e poi si è ritrovato rinchiuso in casa, a Posillipo, contagiato dal virus, che non ha riguardi per nessuno, neanche (ovviamente) per un giovanotto con un fisico bestiale. Il tampone molecolare di un maledetto 2020 l’ha spedito in isolamento a rifl ettere su tutto ciò che Cristiano Giuntoli, il Direttore Sportivo del Napoli, gli ha sussurrato, con l’aiuto del management: un discorsetto affettuosamente diretto, propedeutico a decisioni che potrebbero arrivare, perché una multa per Covid non s’è mai vista e però può darsi che stavolta compaia nelle casistiche.

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