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Napoli, tanti nomi per la panchina: Allegri, Spalletti e non solo

Sono due i candidati in cima alla lista dei possibili sostituti di Gattuso per la panchina. De Laurentiis deve scegliere su una lista molto lunga

Un allenatore non si trova dalla sera alla mattina, soprattutto se all’orizzonte non è ancora chiaro cosa si nasconda. Ma ora che il destino sta per compiersi, e sarà chiaro per chiunque, Napoli compreso, cosa riserverà il futuro, val la pena cominciare a (ri) pensare al piano-A e pure allo B, a (ri)disegnare l’identikit di un un uomo al quale affidare i propri sogni.

Allegri, la prima scelta del Napoli

Che sta per Allegri è appeso a vari fili, perché il mercato non si è ancora sgomberato da tutte le varie nubi che s’addensano in questo macrocosmo ch’è il calcio. Allegri è l’allenatore che maggiormente ha sedotto De Laurentiis negli anni, l’avrebbe voluto nel 2012, quando si incontrarono su una nave, l’avrebbe poi anche «scritturato» nel 2014: sono filate via le coincidenze, che a volte, come scrisse Zafon, sono le cicatrici del destino. E restano lì. Tra Allegri e De Laurentiis c’è un rapporto amicale, di condivisione su vari tempi e vedute che spesso sembrano analoghe: però Allegri ha scelto di aspettare, lo costringono a temporeggiare i misteri del calcio e delle panchine, e quindi rimane l’ipotesi più affascinate, intorno alla quale conviene temporeggiare. Intorno ad Allegri esistono spifferi che spostano: arrivano dalla Spagna (da Madrid) e potrebbero avvertirsi da qualsiasi angolo di questo mondo, inaspettatamente, per chi porta con sé in dote sei scudetti vinti tra la Milano rossonera e la Torino bianconera.

L'alternativa è Spalletti

E’ un piano-A pure Luciano Spalletti, rientra tra i potenziali candidati ad una panchina per la Champions e anche per l’Europa League: ha avuto anche lui modo, in epoche non sospette, di chiacchierare, e ripetutamente, con De Laurentiis e le visioni del calcio sono convergenti. Il Napoli attuale, quello che Gattuso ha modellato dentro il 4-2-3-1, ha caratteristiche che si sposano con le sue tesi: c’è un solco tattico, quindi, eventualmente da seguire e una qualità tecnica elevata.

Gli altri nomi per la panchina del Napoli

In questo tour d’orientamento, De Laurentiis ha ascoltato e valutato, ha avuto modo di riflettere, ha considerato la cosiddetta nouvelle vogue - da De Zerbi a Italiano, da Juric a Dionisi - e poi si è spinto all’estero: gli piace, e neanche poco, Galtier del Lille, che ha però la non semplice distrazione della Ligue 1 da conquistare, e nelle opzioni è entrato anche Rudi Garcia, che dell’Italia - come Galtier - sa varie cose, ne conosce le insidie ed è padrone della lingua.

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