NAPOLI - Vacanze? Beh, Luciano Spalletti ne ha già fatte tante e anzi troppe per i suoi gusti - non allena da due stagioni, da quando ha lasciato l'Inter -, e così l'estate è cominciata guardando l'azzurro. L'azzurro del Napoli: telefonate e call conference con De Laurentiis; con il ds Giuntoli e la squadra mercato; con i suoi collaboratori storici e con altri potenzialmente nuovi, così da definire la composizione del suo staff; e poi la pianificazione del lavoro e dunque dei ritiri in Trentino e in Abruzzo, la fucina del nuovo gruppo, della svolta tecnico-tattica (sempre all'insegna del 4-2- 3-1) e soprattutto della nuova mentalità. Sì, il fallimento della missione Champions e una tensione sempre latente hanno seminato strascichi e conseguenze da eliminare, estirpare al volo, ma sotto questo aspetto il signor Luciano, uomo estremamente franco e diretto, saprà cosa fare sin dal primo giorno. (...) Chi troverà? Beh, dipende all'Europeo e dagli altri impegni internazionali dei giocatori, nonché dal mercato. Cessioni e acquisti.

La rosa e lo staff

Di certo Spalletti ha chiesto d'intervenire al centro della difesa, sulla fascia sinistra e a centrocampo, mentre l'attacco è già un fiore all'occhiello da innaffiare e lucidare. Anche il suo staff continua a prendere forma: contatti con Francesco Calzona, altro reduce dell'era Sarri proprio come Francesco Sinatti; e poi con Alberto Andorlini, già con lui all'Inter. E allora, Luciano c'è. Altroché: telefonate, chiacchierate, confronti con il presidente (attualmente in vacanza sul lago di Garda insieme con lady Jacqueline) e poi con l'area tecnica. (...) Ha fame, Spalletti; e ha voglia di cominciare a rimettere in ordine i pezzi di un puzzle saltato in aria all'ultima giornata di una stagione stracolma di confusione, illusione e alla fine delusione. Enorme, estrema.

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