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Tacchinardi: "Napoli, Milan e Inter per lo scudetto. Spalletti? Un fenomeno"

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L'ex centrocampista, ora allenatore: "In testa stanno tenendo ritmi pazzeschi, mentre la Juve fa una fatica clamorosa"

NAPOLI - Alessio Tacchinardi, ex centrocampista e allenatore reduce dall'esperienza al Fano, è intervenuto a Radio Marte con un check-up di un campionato già infuocato. "Sicuramente la Serie A è più divertente e le partite sono bellissime. Negli occhi abbiamo un Roma-Milan giocato a un'intensità pazzesca, mentre Salernitana-Napoli è stata una gara più intensa e sporca. Ci sono due squadre che stanno facendo qualcosa di pazzesco e surreale, non è facile fare questi numeri. Queste due squadre meritano un plauso pazzesco perché stanno facendo un campionato folle. Corsa all'Europa? Tutte le squadre ormai badano a giocare - ha spiegato Tacchinardi -. L'Empoli è l'esempio lampante: va a giocare a petto in fuori. Il pareggio ormai serve a poco. Bella anche la corsa al quarto posto ma è più affascinante la corsa per il primo posto. Sta appassionando tanto questa corsa al titolo. Apparentemente le due squadre non hanno crepe, poi c'è l'Inter che sta lì vicino, sorniona e pronta".

"Scudetto? Se lo giocano Napoli, Milan e Inter"

Sulla lotta scudetto: "Saranno Napoli, Milan e Inter a vedersela per lo Scudetto? Sì, non penso che le altre si potranno inserire. Dopo così tante giornate si inizia a vedere qualcosa di importante. Il Napoli anche l'anno scorso era forte forte, il Milan è cresciuto in maniera incredibile. Per me la favorita era la Juventus ma il campo sta parlando e dice che Milan e Napoli sono davanti e poi c'è l'Inter. La Roma non ha molto equilibrio, alla Lazio manca qualcosa a livello offensivo. La Juventus fa una fatica clamorosa: non può stare con questa classifica qui. Napoli, Milan e Inter sono le candidate per lo Scudetto. Ieri quando si diceva che il peso specifico del vincere a Roma è importante io ero d'accordo. Ma il Napoli aveva un derby, con uno stadio pazzesco che spingeva tanto e una squadra in salute mentale che veniva da una vittoria. E il Napoli ha vinto senza Osimhen e Insigne, il fatto denota che questa è una rosa forte che vince nella difficoltà e nelle partite sporche. Anche la vittoria del Milan contro il Verona è una vittoria di grande carattere".

"Spalletti è un fenomeno, con Napoli c'è empatia"

Sul Napoli e Spalletti: "Devo dire che Spalletti è un fenomeno: ho avuto la fortuna di conoscerlo e parlarci, mi ha impressionato il carisma e la serenità ma anche la cazzimma che sta mettendo dentro a questa squadra. L'allenatore può fare la differenza? Sì, non sta inventando l'America ma gioca un calcio semplice. Ha avuto anche l'intuizione di Fabian Ruiz basso che incarta la partita a un livello pazzesco. A due doveva coprire tanto campo e faceva fatica. Poi, indipendentemente dalla tattica, conta molto l'empatia. Credo che lui abbia creato qualcosa che a Napoli mancava, una serenità e una convinzione nei propri mezzi che forse mancavano. Napoli è una piazza che spinge, c'è pressione. Lui sembra il grande catalizzatore di pressione e li fa giocare con grande intensità". La chiosa è sul mercato del Napoli: "La bravura di Giuntoli non la scopriamo mica oggi. Osimhen acquisto caro, ma al massimo della forma è fortissimo. Giuntoli è una super realtà del calcio europeo. Ha preso Anguissa, un giocatore giusto per incastrarsi con altri. A volte c'è difficoltà sul posizionare i giocatori, al Napoli sono andati a prendere quello che serviva. Si è preso un giocatore importante".

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