NAPOLI - "Il Napoli ha un allenatore che sta sul pezzo dalle 7 di mattina alle 21": così Furio Valcareggi, procuratore vicino al pianeta azzurro. Tra i suoi assistiti c'è quell'Alessio Zerbin che, in prestito dai partenoperi, si sta facendo notare a Frosinone: "Ha tante presenze, sta facendo bene. Ne volevo parlare con Giuntoli - spiega il rpocuratore - ma faccio fatica. Credo che il Napoli abbia interesse a prolungare, sta facendo un ottimo campionato in Serie B che è l'esame di Stato, potrebbe consacrarlo a partire con la prima squadra". Il tema del suo intervento ai microfoni di Radio Marte torna poi a concentrarsi su Spalletti: "È un tecnico esigente - spiega Valcareggi - dà tanto alla squadra e pretende moltissimo. Ogni problema che quotidianamente si presenta, lui lo risolve: il Napoli ha preso uno dei migliori allenatori d'Italia e d'Europa. A Napoli è venuto così volentieri che non si ha un'idea. Lo conosco da quando giocava nella Fiorentina. Immaginavo il Napoli alto in classifica, ed ora è giustamente primo perché ha un grandissimo allenatore, perfetto per Napoli come per Roma, meno per l'Inter. Lui adora Napoli e i napoletani, quando c'è questo clima bello queste sensazioni aiutano anche a vincere. Il Napoli il campionato lo può davvero vincere quest'anno, quindi non avrei altro pensiero che la partita successiva. Insigne? Ora c'è e conta questo".
"Anguissa pazzesco: complimenti a Giuntoli"
Il Napoli è da scudetto non solo perché ha Spalletti in panchina, ma perché il tencico ha a disposizione un'ottima rosa: "Anguissa è un animale da metà campo pazzesco - prosegue Valcareggi nella sua analisi - solleva anche Zielinski. Un telecronista lo nomina tantissime volte a partita, vuol dire che c'è sempre. Complimenti a Giuntoli perché è un acquisto azzeccatissimo, sembra siano dieci anni che gioca nel Napoli". Azzurri favoriti per la vittoria finale, dunque, anche se il cammino non sarà semplice: "Scordiamoci che le partite finoscano al 90' - avverte il rpcuratore - i solisti vengono fuori all'ultimo, la partita è in mano a loro. Il Napoli ne ha tre o quattro di questi giocatori. Le gare sono tutte dure, difficili, quando vinci sei strafatto di stanchezza. Le vittorie larghe vanno dimenticate. A volte ci sono gli attaccanti che stentano un po', alla lunga gare facili non ci sono ma i pronostici sono spesso rispettati. Basta vedere il fatto che il Napoli non ha perso mai".