Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Napoli, De Laurentiis conferma: avanti popolo

FOTO SONIA MOSCA

Nell’agorà azzurra dibattito aperto: dal presidente alla democrazia

Dissapori, travisamenti, sconcerto e non sconcerti, pulp fiction, horror, odissea nello strazio e avanti popolo allo chalet di Peppino cameriere a Mergellina. Ci siamo, esclama don Ciccio portiere di palazzo. Noi siamo il Napoli, concorda Salvatore pittore di alici. Il riconoscimento che aspettavamo da tempo, aggiunge Gennaro Piromallo salumiere. Aurelio l’ha detto chiaro e tondo, informa Saverio Malaspina ragioniere. A Napoli comandano i tifosi, questo ha detto, conferma Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca. L’ha detto a una televisione importante, sottolinea Carmelo Mirabello regista di teatro popolare.

Verranno licenziati Giuntoli, Lombardo, Chiavelli, Edo, Baldari, non contano niente, conta il popolo, enuncia Pasquale Pazienza giornalista on-line. Siamo noi, i tifosi, che assumiamo e licenziamo gli allenatori, che ingaggiamo e cediamo i giocatori, siamo noi, divulga Enrico Pignatiello baritono mancato al San Carlo. Questo ha detto e certificato Aurelio, conferma Totonno Speranza direttore di centro commerciale. Ha detto Aurelio che, a Napoli, i tifosi bisogna ingraziarseli e farli fessi e contenti, riferisce Carminiello ‘a rezza pescatore di fravaglia. Siamo noi i fessi e contenti, chiede preoccupato don Peppino parcheggiatore allusivo. Però ci devono ingraziare, precisa Saverio Malaspina ragioniere.

Aurelio è un grande, lui il boss del cinema e il magnate, e dico magnate, del calcio ha rivelato che è il popolo a fare il Napoli, noi decidiamo quando andare in Champions e quando non andarci, espone don Ciccio portiere di palazzo. E Aurelio che cosa fa, domanda Corraducciobello ex giornalaio di piazza Sannazaro. Aurelio va dove il popolo vuole, spiega Salvatore pittore di alici. Ma questo è calciocomunismo, eccepisce Gennaro Piromallo salumiere. Scusate, interviene don Peppino parcheggiatore allusivo, se siamo noi a fare il Napoli, gli stipendi di Giuntoli, Lombardo, Edo e compagnia bella Aurelio li dà a noi? Se Aurelio sbaglia, siamo noi popolo che lo facciamo sbagliare, questo bisogna dirlo, espone Salvatore pittore di alici. È la democrazia, amici, sospira Pasquale Pazienza giornalista on-line. La democrazia sbaglia, interviene Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca, e noi possiamo sbagliare, e Aurelio accetta democraticamente i nostri sbagli.

Eravamo al potere e non lo sapevamo, si lamenta Saverio Malaspina ragioniere. Aurelio con grande generosità si è fatto passare per padre-padrone, pappone, Caligolo e Ginger Can, per difendere il popolo, informa Totonno Speranza direttore di centro commerciale. Ci ha ingraziato e difeso, ammette Salvatore pittore di alici. Noi abbiamo cacciato Benitez, noi abbiamo licenziato Ancelotti, noi abbiamo assunto Ventura e Donadoni, sbagliando, ma Aurelio non ci ha mai traditi, si è sempre addossato gli sbagli che erano nostri perché, a Napoli, è il popolo che comanda e chi comanda sbaglia, ma Aurelio non ha mai sbagliato perché non comanda, a Napoli comandiamo noi, espone Gennaro Piromallo salumiere. Lui ci asseconda, così ha detto alla televisione, precisa don Ciccio portiere di palazzo. Ci asseconda e ci ingrazia da sovrano democratico e illuminato, commenta Carminiello ‘a rezza pescatore di fravaglia.

Con Aurelio fino alla morte, esorta don Ciccio portiere di palazzo. La morte di chi, chiede allarmato don Peppino parcheggiatore allusivo. Si pensa e non si dice, profferisce misteriosamente Gennaro Piromallo salumiere.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi