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Calciomercato Napoli, strategia Spalletti: piace l'ex Roma Schick

Incontri a ripetizione con De Laurentiis per definire i piani Champions: tutti i nomi caldi per la prossima stagione

Il giorno dopo, tanto per citare un intramontabile Pino Daniele, Napule è una passeggiata tra i vicoli e in mezzo alla gente. Letteralmente: ieri, a ventiquattro ore dall'incontro con De Laurentiis che ha diradato le nebbie di un detto-non detto e di un'allusione presidenziale alla resistenza ulissiana al canto della sirena Partenope, Luciano Spalletti s'è mescolato all'onda gioiosa di turisti e ha camminato. E poi ancora: il salotto, il centro storico, il murale di Maradona. E ha sorriso, di gusto, e ha scattato foto e chiacchierato con la gente: la delusione per lo scudetto è una ferita aperta e questo l'ha detto anche lui, per carità, ma la Champions e il terzo posto sono in una delle tasche dei suoi jeans skinny alla moda e nell'altra c'è la serenità che nasce dalla consapevolezza di aver lavorato seriamente e con passione. E bene. Negli occhi, invece, c'è il futuro; c'è la curiosità di conoscere le sembianze del nuovo Napoli alla luce della riunione con il presidente e delle richieste ritenute basilari per l'anno che verrà: il rinnovo di Ospina, il riscatto di Anguissa e la conferma di Koulibaly. I tre anelli fondamentali della spina dorsale più uno: Osimhen. O di un sostituto ritenuto all'altezza.

Ancora insieme

E allora, Spalletti sceglie Napoli nel suo giorno libero. La Napoli della storia e poi quella mistica del dio del calcio: il murale dei Quartieri Spagnoli dedicato al Diego è ormai meta irrinunciabile dei visitatori di tutto il mondo e lui ci è tornato volentieri. Una bella giornata, insomma, dopo il vertice con la società andato in scena lunedì e alla vigilia del nuovo incontro in programma oggi al centro sportivo di Castel Volturno, in occasione della presentazione dell'ormai tradizionale ritiro in Val di Sole, in agenda a Dimaro dal 9 al 19 luglio: parteciperanno sia De Laurentiis sia il signor Luciano e un'altra chiacchierata tra loro e con il ds Giuntoli è la normale conseguenza della programmazione - chiara - inaugurata dopo la conquista del terzo posto.

Gli ingaggi

Spalletti, dicevamo, ritiene fondamentali il rinnovo di Ospina; il riscatto di Anguissa dal Fulham (15 milioni); e la conferma di Koulibaly, titolare di un contratto in scadenza nel 2023 e di un ingaggio che sfonda il tetto dei 6 milioni. E soprattutto il nuovo tetto-ingaggi imposto dal club: il presidente ha detto e ripetuto che il monte-stipendi sarà meno elevato di quello attuale, e non è un caso che a Mertens, per prolungare, sia stato offerto uno stipendio che danza tra 1,2 e 1,5 milioni e che un eventuale rinnovo di Kalidou sarebbe a cifre nettamente inferiori. Se arriverà un'offerta da 40 milioni sarà presa in considerazione, altrimenti senza accordo il prossimo capitano potrebbe restare a scadenza.

Il mercato

Va da sé che anche i nuovi acquisti, strettamente correlati alle uscite, dovranno rientrare nei parametri stabiliti. Per il momento, DeLa ha annunciato l'arrivo del talento georgiano Kvaratskhelia, ventunenne ala sinistra tutta tecnica e rapidità che colmerà il vuoto di Insigne e contribuirà a ridurre la voce "ingaggi". Per il resto tutto dipende dalle eventuali cessioni di Fabian, che piace al Real e all'Atletico, e di Osimhen, valutato 110 milioni (nel mirino di United, Arsenal e Newcastle). Il Napoli, nel frattempo, si guarda intorno: Barak del Verona e Svanberg del Bologna gli obiettivi per il centrocampo; Scamacca il primo nome per l'attacco, con il ceco Schick del Leverkusen (ex Samp e Roma), il canadese David del Lilla e l'albanese Broja del Chelsea nella lista delle idee. Elenco lungo perché bisogna valutare la posizione di Petagna: non è un caso che i radar siano accesi anche sulla stellina ceca Hlozek dello Sparta Praga. In difesa piace il norvegese Ostigard, in prestito al Genoa ma di proprietà del Brighton. A sinistra, per il dopo-Ghoulam, c'è l'uruguaiano Olivera del Getafe; se salta, occhi sull'olandese Wijndal dell'AZ.

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