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Koulibaly tra Napoli e Parigi: il gesto che allarma i tifosi

Il difensore ha trasferito le sue auto nella capitale francese: il contratto scade a giugno 2023 e il rinnovo appare molto complicato

NAPOLI - Magari sarà per una revisione, magari per una sfilata sugli Champs Elysees, fatto sta Kalidou Koulibaly ha trasferito le sue auto da Napoli a Parigi. La casa madre, la casa del futuro della famiglia con vista sulla Torre Eiffel. E d’accordo, di questi tempi e con il contratto in scadenza il 30 giugno 2023, notizie del genere destano sempre una certa sensazione, però fino a che non arriverà un'offerta concreta e ritenuta congrua da De Laurentiis - che lo valuta 40 milioni di euro -, o magari fino a che il presidente e il suo manager Fali Ramadani non riprenderanno le fila di un incontro programmato prima della fine del campionato e poi mai più consumato, Kalidou va considerato il nuovo capitano della squadra e soprattutto il più fermo dei punti fermi di Spalletti. Le voci intorno a lui, nel frattempo, si moltiplicano: suggestive come il Barça, che però ha problemi di operatività sul mercato, oppure datate come il Chelsea e il Psg. E ancora: se il rinnovo non andrà in porto e se alla fine non dovesse arrivare la famosa proposta di cui sopra, Koulibaly potrebbe restare a scadenza.

La speranza

E allora, il totem: tanto, anzi tantissimo gira intorno a lui. Il signor Luciano, prima e dopo la fine del campionato ha sottolineato a più riprese quanto sarebbe importante poter contare ancora su di lui. «Certi giocatori sono diversi dagli altri: lui è un leader. E i leader si costruiscono sul tempo. Mi auguro che alla fine si possa trovare un punto d'incontro», ha spiegato senza mezzi termini. L'antifona è chiarissima, insomma: per continuare a competere ad alti livelli, l'allenatore ritiene che la prima pietra su cui costruire il nuovo palazzo delle ambizioni debba essere lui. Kalidou: il suo giocatore speciale, il suo Comandante, il nuovo capitano del Napoli. Il primo dei tre nomi sottolineati al presidente, e dunque ritenuti prioritari, insieme con Ospina e Anguissa.

La nazionale

Frank è stato riscattato, e d'accordo, ma gli altri? Beh, con ordine. E dunque, Koulibaly: neanche il tempo di finire il campionato e via a dare l'anima per la Nazionale. Il Senegal: tra una settimana è in programma la prima gara di qualificazione alla prossima Coppa d'Africa - appena conquistata con la fascia al braccio - con il Benin; e a seguire, martedì 7 giugno, trasferta in Ruanda per il bis. Poi, le vacanze e chissà cosa: nel senso che il Napoli partirà per il ritiro di Dimaro l'8 luglio, e va da sé che cominciare la preparazione del campionato e della Champions con Kalidou avrebbe un significato diverso.

La chiarezza

Non resta che attendere, non resta che capire cosa accadrà dopo l'esperienza con la Nazionale: il futuro va chiarito presto, anzi prestissimo, perché la certezza di avere in rosa un giocatore del genere sposta gli equilibri esattamente quanto la consapevolezza di non averlo più a disposizione. E soprattutto di doverlo - eventualmente - sostituire con un profilo di spessore. Al momento, dicevamo, i paletti sono i seguenti: il Napoli parte da una valutazione di base di 40 milioni di euro e il suo contratto scadrà nel 2023. De Laurentiis, tra l'altro, ha spiegato sia pubblicamente sia a lui direttamente il desiderio della società: ovvero, proseguire insieme. Mano nella mano. Ma la politica dell'abbattimento del monte-ingaggi inaugurata con la cessione di Manolas e proseguita con Insigne non ammettere deroghe: l'idea del club è un rinnovo quinquennale a 3 milioni di euro, e dunque la metà dell'ingaggio attuale, ma per ora i presupposti di un prolungamento non esistono.

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