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Kim erede di Koulibaly, ma il Napoli deve anticipare Inter ed Everton

Il ds Giuntoli: "Sul sudcoreano sono fiducioso, Meret firmerà il rinnovo e prenderemo un altro portiere del suo livello. Politano non è in discussione, puntiamo forte su Lozano e Osimhen"

DIMARO FOLGARIDA - La conferenza di fine ritiro, un grande classico dedicato al bilancio tecnico-tattico con l'allenatore, si trasforma in una chiacchierata di mercato con Cristiano Giuntoli. «Ci sono troppe situazioni aperte e vogliamo che il mister pensi solo ad allenare». Proprio così: il Napoli sta vivendo una vera e propria rifondazione. E' la fine di un'epoca: «Un rinnovamento, sì, ma non siamo preoccupati e i tifosi devono avere fiducia: in otto anni ho vissuto tanti cicli, ma la squadra è sempre rimasta forte e lo è anche ora. Abbiamo un gruppo di valore che va completato con un altro portiere del livello di Meret e un difensore che sostituisca Koulibaly. Abbiamo provato a convincere Kalidou in tutti i modi ma non è stato possibile». Kim Min-jae è il primo nome: è fiducioso? «Sempre». Nonostante Dybala abbia scelto la Roma: «Pensavamo fosse un'opportunità ma non lo era». Porte chiuse. Ma un nuovo spiraglio su Mertens: «La parola fine? Non so cosa accadrà in futuro». E ci risiamo: nessuno dichiara finita la storia infinita.

Paulo sì, Deu no

E allora, Giuntoli e non Spalletti. Giuntoli che però, nonostante la scelta societaria di lasciare spazio ai grandi temi del mercato, conferma un orientamento tattico già percepito. Ovvero: «Deulofeu?». Sì, è in freezer da un po'. «Il mister sta puntando sul 4-3-3: Dybala sarebbe stato un'opportunità ma avrebbe snaturato l'idea dell'allenatore, e dunque in questa fase non stiamo pensando a un sottopunta. Stiamo però leggendo le chance che ci verranno addosso». A proposito: la Joya è sfumata. «Pensavamo che potesse essere un'opportunità, ripeto, ma poi, parlando con i suoi agenti, abbiamo capito che non era così. E neanche noi per lui». Punto.

Fiducia Kim

Capitolo difesa. E dunque Kim Min-jae, il gigante coreano del Fenerbahce che Spalletti ha definito: da Napoli e da Champions. «È un calciatore bravo che stiamo seguendo così come altri. Non mi posso prolungare... Stiamo valutando, prendiamo info anche su altri per poi affondare». Il ds, in realtà, ha già affondato: il club azzurro ha garantito il pagamento dei 20 milioni della clausola rescissoria e tratta senza sosta con l'entourage di Kim, e tra l'altro in Francia raccontano che la concorrenza del Rennes sarebbe ormai un pericolo scampato. L'Inter, però, continua a tenerlo sulla propria lista nel caso in cui sfumassero innanzitutto Bremer e poi Akanji, e parallelamente anche l'Everton ci fa un pensiero. Giuntoli sorride: «Se sono fiducioso? «Io sono sempre fiducioso su tutti». La prima alternativa resta il senegalese Abdou Diallo del Psg.

Il Cholito

A seguire, spazio al centravanti: l'obiettivo è Simeone del Verona: «Se ci fosse l'opportunità sicuramente ci butteremo addosso. Al momento non la vedo, ma il mercato è lungo». In realtà l'arrivo del Cholito dipende dalle uscite di Petagna e Ounas: «Abbiamo calciatori bravi che hanno avuto poco spazio, ma non vogliamo tenere chi ha poca voglia di restare e lottare per il Napoli. Siamo aperti: se arrivano richieste, le valutiamo». Su Mertens: è una storia finita? «Lui e il presidente hanno un rapporto diretto: non si può sapere cosa accadrà in futuro. Dries è un capitolo a parte del Napoli, non è paragonabile agli altri».

Meret e Fabian

Una delle priorità è l'acquisto di un portiere: i sogni sono Keylor Navas del Psg e Kepa del Chelsea. Il rinnovo di Meret, nel frattempo, resta aperto: secondo i piani azzurri avrebbe dovuto firmare a Dimaro. «Gli avvocati si scambiano i documenti». Come dieci giorni fa. «Abbiamo un accordo: Alex firmerà». Argomento Fabian: «È sereno. Parliamo di continuo con i suoi agenti: noi vogliamo tenerlo in tutti i modi, ma per un giocatore in scadenza conta molto la sua volontà». Poi, una raffica: «Osimhen? Felici di averlo con noi: puntiamo molto su di lui quest'anno. Stesso discorso per Lozano». Chiuso anche il caso-Politano: «Non è mai stato in discussione». Finale dedicato a De Laurentiis? «È arrivato pochi giorni ed è uscito pochissimo dall'hotel perché ha molto da fare. I tifosi, però, devono avere fiducia: ha guadagnato il credito per essere applaudito». 

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