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Delio Rossi: “Napoli, è una rifondazione. Ma ci saranno colpi importanti”

L'ex tecnico, grande conoscitore della Serie A, ha analizzato diversi aspetti della squadra allenata da Luciano Spalletti

A Radio Marte, Delio Rossi non si è sbilanciato sulla favorita per lo scudetto dopo i primo colpi di mercato: “Calcio d’agosto? Non sono tanto interessato, perché oggi daremmo un giudizio parziale. Le squadre i migliori colpi li faranno dopo 3/4 giornate di campionato. L’Inter fino a dieci giorni fa era la regina del mercato, adesso la Juventus ha preso giocatori idonei. Poi c’è la Roma che si è rinforzata molto. È tutto relativo in questo momento".

Napoli, il parere di Delio Rossi sul mercato

Per Delio Rossi, il Napoli si è mosso bene sul mercato: "Io penso che Napoli meriti rispetto, penso ci sarà una rifondazione. Magari ha scelto giocatori che non rubano l’occhio, ma l’importante è che siano funzionali all’obiettivo. Ha perso dei giocatori importanti, ma penso che si presenterà ai nastri di partenza con giocatori altrettanto importanti".

Napoli, Delio Rossi e l'ipotesi Neto

Il Napoli sta pensando a Neto, un giocatore che Delio Rossi conosce bene: "Con me non giocava perché era molto giovane, parliamo di dieci anni fa. Nel frattempo ha fatto la sua strada ed è un profilo interessante. Penso che Neto sia affidabile e conosce il nostro campionato. Non è Bonucci con i piedi, ma li sa usare. La prima dote che deve avere un portiere deve essere quella di saper guidare la difesa, poi di saper parare e poi se sa giocare con i piedi ancora meglio. Italiano è l’allenatore che preferisco in Serie A perché si è guadagnato la categoria. Mi rivedo molto in lui perché ha ottenuto i risultati col lavoro e poi esprime un buon calcio".

Napoli, Rossi si espone sul modulo

Infine, Delio Rossi si è soffermato sul modulo del Napoli: "Secondo me ci sono dei ruoli fondamentali nel 4-3-3: portiere, difensore centrale, mediano e centravanti. Secondo me i giocatori più forti li devi avere in questi ruoli. Più Mertens è da 4-3-3 rispetto ad Osimhen che non ha queste caratteristiche, però lì c’è l’intelligenza dell’allenatore che sfrutta il suo attacco alla profondità. Lobotka? Dipende da come vuoi impostare il centrocampo. È idoneo in mezzo a Anguissa e Zielinski, ma Jorginho sarebbe meglio".

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