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Napoli, la notte di Osimhen e il duello con Immobile

Victor stima Ciro: "In Italia è il mio preferito". Dopo due gare a secco, vuole tornare a segnare

NAPOLI - Partenza sprint: 9 gol nelle prime due partite, 5 con il Verona e 4 con il Monza. E poi la pausa: un gol nelle ultime due, con il Lecce. L'attacco del Napoli è in cerca d'autore, cioè di un'identità stabile: i numeri raccontano che con 10 reti, una più dell'Inter, è il migliore della Serie A, ma le esibizioni offensive andate in scena prima con la Fiorentina e poi la squadra di Baroni non sono state irresistibili. Anzi. E se con la Viola qualche occasione importante o addirittura importantissima è stata creata - tipo il colpo di testa di Lozano -, mercoledì la storia è stata raccontata senza grande fattore thrilling (a parte il graffio di Elmas). Il simbolo? Osimhen. Marcato a uomo a Firenze e anche al Maradona, servito poco e cercato troppo poco in quegli spazi e in quella profondità che lui, uomo-gazzella, sa aggredire davvero come pochi. Già, Osi: la squadra non può prescindere da suoi gol, dal suo moto perpetuo e da quelle capacità aeree che Spalletti ha sempre individuato come un'arma da sfruttare molto meglio, e tra l'altro quella di oggi con la Lazio sarà anche una sfida speciale. Sì, un confronto con quello che Victor ritiene un grandissimo attaccante: Ciro. Immobile. «Mi piace molto. In Italia è il mio preferito», disse a luglio. Sarà un piacere vederli faccia a faccia: qua la mano. E i gol.

La sfida tra Osimhen e Immobile 

E allora, la notte di Osimhen. La prima di tante altre: il mercato è finito, Cristiano è sfumato con le luci della sera e la sua vita è ancora azzurra esattamente come l'aveva immaginata. Da un certo punto dell'estate in poi, certo: a maggio si parlava, eccome, della possibilità di un addio al cospetto della famosissima offerta da oltre 100 milioni, ma dopo aver rifiutato la proposta del Newcastle e dopo aver capito che Bayern, United e Atletico non avrebbero affondato il colpo nonostante la stima e una serie di info, Osi ha deciso di tuffarsi a capofitto nel progetto. Tanto da precisare la sua voglia di Champions con il Napoli a margine dell'ipotetico scambio con Ronaldo e il Manchester; una suggestione creata da Mendes e mai trasformata in una trattativa reale. Tutti felici, insomma, e oggi anche di più: la sfida con Immobile è anche l'incrocio con un attaccante che stima moltissimo e con cui proverà a competere per lo scettro dei cannonieri d'Italia fino alla fine del campionato. 

Le scelte di Spalletti

Per il momento i rispettivi numeri sono identici: due gol e un assist in quattro partite. Ciro, però, ha firmato mercoledì con la Samp, mentre Osi è fermo al Monza. Seconda giornata: l'ultima in cui l'attacco del Napoli ha girato a dovere, divertito e segnato a raffica. Oggi con la Lazio, insomma, urge una scossa: Spalletti riproporrà il 4-3-3, una formula più rodata e finora più efficace, e nel tridente con Victor ci saranno Lozano e Kvaratskhelia. Per il resto, Meret in porta; linea a quattro con Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui; e centrocampo con Anguissa, Lobotka e Zielinski. Sette cambi rispetto al Lecce e altrettanti ritorni dal primo minuto: Rrahmani, Juan e Rui in difesa; Lobotka e Zielinski in mediana; Chucky e Kvara in attacco. Demme unico indisponibile. 

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