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Napoli, Kvaratskhelia è pronto a tornare per il derby

L'attaccante georgiano, assente in Coppa Italia per un’influenza, conta di rientrare con la Salernitana

NAPOLI - Prima ancora di sentir fischiare il vento e di ritrovarsi nella bufera, quando Napoli-Cremonese era ancora un interrogativo, con impalcature che cedevano in un angolo della città e alberi che crollavano in quello opposto, Khvicha Kvaratskhelia aveva già dovuto decidere di rinunciare alla partita, lui sì, per starsene a casa e sfidare quell’attacco influenzale che ne stava mettendo a rischio anche il derby, ancora lontano. In quattro giorni, pur prendendosela comoda, all’Arechi si arriva in scioltezza, con uno scatto; però per riuscirci, ovviamente, sarebbe stato necessaria ogni forma di cautela, certo non tuffarsi in quella notte buia e anche tempestosa che aveva costretto ad un summit prima di aprire il «Maradona» per capire se fosse il caso o no di giocarla.

La decisione

E poi, ore 17.30, si gioca, dopo un vertice all’interno dello stadio, con consultazioni e verifiche dei Vigili del Fuoco: situazione difficile, non impossibile, e palla al centro, con Kvaratskhelia dinnanzi al televisore, nel salotto buono di casa, per guardarsela comodamente, un termometro a portata di mano ed una buona dose d’ottimismo come antipiretico o come energizzante, fate un po' voi. Per Salernitana-Napoli, in fin dei conti, c’è tempo, e la prima mossa, un dribbling secco senza se e senza ma, non poteva che essere il riposo, lontano dal freddo e dal gelo: una serata al riparo dalle insidie, poi oggi si vedrà e, probabilmente, si eviterà di azzardare con l’allenamento in una città in cui resiste l’allerta meteo. Ma i margini per star bene esistono, eccome, e poi ieri sera Kvara già sembrava proiettato in quel derby da affrontare per la prima volta e per scoprire l’effetto che fa.

Fiocco rosa

Diego Demme, invece, era ben lieto di dover disertare, perché ci sono momenti che vanno oltre il calcio e l’arrivo d’una figlia - la seconda - non poteva che trattenerlo in clinica, al fianco della moglie: niente allenamento, niente Cremonese e arrivederci a sabato o chissà a quando, essendoci il mercato aperto e tentazioni che possono spuntare da un momento all’altro.

Beneficenza

Napoli-Cremonese è per tanti, trentamila circa, ed è pure un’occasione da sfruttare non solo calcisticamente: nelle «vetrine» di una stagione piena, forse per dar colore ad una serata dalle atmosfere cupe, entrava una nuova maglia - la San Valentino limited edition - e le ragioni del cuore, stavolta, si fondevano con quelle del marketing, con la vendita all’asta delle casacche utilizzate dai giocatori e incasso devoluto in beneficenza a tre Onlus.

Programma

Da oggi, ovviamente, si comincia a pensare alla Salernitana, al modo in cui affrontarla, con chi andarla a sfidare: il turnover massiccio di ieri sera, con la Cremonese, offre praticamente una decina di indizi, praticamente la prova-provata che Spalletti abbia già in testa il suo Napoli, voglia e debba solo confrontarlo con il destino, con il termometro, con l’influenza, insomma con Kvara, che sta lì e non sembra neanche preoccupato più di tanto. Tre allenamenti ancora a disposizione, inclusa la rifinitura che finirà per illuminare definitivamente: ma l’idea esiste, l’ha spiegato la Cremonese. 

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