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Spalletti, l'amore per Napoli e il patto tra squadra e tifosi: ecco cosa ha detto

Nel corso del premio Bearzot, il tecnico azzurro si è soffermato anche sulla Champions: "Dobbiamo viverla totalmente"

Nel corso del premio Bearzot assegnato a Luciano Spalletti, il tecnico del Napoli ha parlato del momento che sta vivendo la compagine azzurra: "Quando sono arrivato c'era bisogno di compattarsi e di fare un corpo unico per affrontare le difficoltà. Napoli è una città troppo bella. Ho deciso di vivere a Castel Volturno perché da come è bella Napoli non si può guardare. I calciatori devono stare attenti a non sentirsi appagati, ma loro rispondono sempre in maniera positiva. Sono davvero fatti una pasta diversa". 

"La Champions va vissuta totalmente"

"La Champions è una cosa che va vissuta totalmente e non vediamo l'ora di andarci a confrontare. Sono cose bellissime che non ho mai vissuto in 64 anni. . Si riparte da zero. Da zerissimo. Era una delle qualità di Bearzot, questa. Lui è stato progenitore, fonte di ispirazione della nostra categoria. Dicevano fosse testardo ma io lo vedevo coerente rispetto alla conoscenza del suo lavoro. Kim e Kvaratskhelia? Qualche dubbio lo aveva anche De Laurentiis. Prima di prenderli ci sentivamo di sera, su Kvara io ho lavorato in Russia e qualche domanda a qualche amico l'ho fatta. De Laurentiis mi esprimeva alcune perplessità sulla differenza tra i campionati ma oggi i confini calcistici sono più sottili, è più facile riuscire ad entrare subito in un programma e in un modo di valutare differente a quello di prima".

"C'è un patto tra tifosi e squadra"

"La Napoletanità si percepisce quando si vedono le immagini del Napoli e di Maradona. . Qui si vive per il calcio, ma questo è ancora il tempo del lavoro, è un patto con la squadra e loro ce l'hanno bello chiaro. Poi si vedrà se si festeggerà. Dobbiamo stare attenti a non fare torti al resto della squadra. Se parliamo di calcio moderno, Di Lorenzo ha questa qualità di saper svolgere più compiti in più ruoli. Di Lorenzo è un difensore incredibile, quando costruisce ha qualità e si aggiunge ai centrocampisti dentro al campo, quando va davanti con le sue incursioni è uno che evidenzia più sforature sulla linea avversaria. Dentro questa qualità individuale c'è la crescita dei calciatori e insieme si diventa una squadra fortissima. In chiusura dico ai bambini che se si va a scuola si palleggia meglio...".


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