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Ambrosino: "Con Spalletti un ottimo rapporto, il suo calcio è favoloso"

È in prestito al Cittadella, può saltare i Mondiali U20: "Sono giorni incredibili. Futuro? Chissà, io ce la metto tutta"

Da tifoso napoletano questi sono giorni «incredibili, pieni di felicità». Da professionista, invece, sono giorni intensi: da una parte c’è il Cittadella, in piena lotta per evitare i playout in B, dall’altra la Nazionale Under 20 che parte lunedì per il Mondiale in Argentina. Giuseppe Ambrosino sarebbe stato convocato (lui e Nasti del Cosenza sono la coppia d’attacco titolare), ma probabilmente non salirà sull’aereo, come altri tra cui Baldanzi dell’Empoli, perché non essendo date Fifa le società non sono obbligate a mandare i ragazzi. Dal presente al passato, che sa anche un po’ di futuro, Ambrosino pensa alla Serie B, ma pensa anche, se non soprattutto, a quel Napoli campione d’Italia con cui ha fatto il ritiro e che ne detiene il cartellino. A 20 anni ancora da compiere, il ragazzo di Procida, 17 partite e 2 gol in questa stagione, ci spera.

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Giuseppe, ci spera o ci crede? 
«Entrambe. Anche perché sono molto tifoso, come tutta la mia famiglia, e infatti molto contento dello scudetto. Con i napoletani ho un ottimo rapporto, mi hanno sempre dimostrato affetto da quando ero in Primavera e tuttora mi arrivano messaggi».

Sogna di fare il ritiro con i campioni d’Italia e giocarsi la sua occasione? 
«Magari, sarebbe un sogno, come lo è stato l’anno scorso».

Che stagione ha vissuto? 
«All’inizio è stata dura perché al Como non ho fatto i minuti che pensavo. Al Cittadella invece sono stato meglio, grazie alla società che mi ha dato fiducia e ai compagni».

Procida: il suo legame con l’isola? 
«Bellissimo, non vedo l’ora di tornare lì dalla mia famiglia, i miei amici, la mia ragazza e ogni volta è più bello. È una sensazione incredibile, che mi manca quando non la vivo».

Il suo idolo è sempre Ibra? 
«Sempre, non cambia. Ibra è Ibra».

Il suo legame con Spalletti? 
«Ho avuto un ottimo rapporto, per quel poco che siamo stati insieme. Sono molto contento del risultato del Napoli, se lo merita: è una grande persona e un ottimo allenatore. Tutti hanno visto che il suo calcio è favoloso, il Napoli ha fatto una stagione clamorosa grazie a lui che fa giocare i calciatori in modo eccezionale».

Dopo questa esperienza, in cosa si sente più cresciuto? 
«Nella corsa e nel carattere in campo. Poi sono più propenso al sacrificio rispetto a prima».

Proprio quello che serve in una grande squadra. 
«Chissà, io ce la metto tutta…». 

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