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De Laurentiis, furia sulla Juve: "Mondiale per Club? Lo merita il Napoli, non loro!"

Il presidente azzurro ha trattato vari temi in un evento a Londra: "Sarò favorevole alla Superlega solo se sarà in grado di essere democratica"

Aurelio De Laurentiis è intervenuto al Business of Football Summit, evento organizzato a Londra dal Financial Times. Tra i temi trattati, anche quello relativo al Mondiale per Club del 2025: "A me dispiace perché la Juve è stata punita dalla Uefa che quest'anno li ha estromessi dalle coppe europee. Io, se dovessi battere il Barcellona e dovessi successivamente fare un pareggio e una vittoria, di diritto dovrei andare io, ma di diritto dovrei andarci comunque perché se la Juve è stata eliminata dalle coppe europee non dovrebbe essere ammessa al Mondiale per Club. Fermo restando che questa competizione ci creererà mille problemi per il successivo campionato nazionale". 

De Laurentiis e la frase sul futuro di Osimhen

Nel corso dell'intervista, durata circa trenta minuti, si parla anche del futuro di Victor Osimhen: "Partirà? Chissà, vedremo. Napoli è un posto fantastico, ci sono alcuni giocatori che si sono innamorati e ci sono rimasti come Hamsik per 11 anni. O altri per otto anni. C'è invece chi è stato attratto dal Real Madrid, dal Psg, dall'Arsenal, dal Manchester City, dal Chelsea. Quindi non puoi fermarli, soprattutto quando hanno una clausola rescissoria con cui possono essere acquistati". 

"Sì alla Superlega, ma ad una condizione"

Il presidente del Napoli ha parlato anche della Superlega: "Sono interessato? Dieci anni fa proposi un campionato europeo. Il modello Champions coi sorteggi non mi piace, io voglio giocare contro tutti e quindi voglio fare un campionato vero, ma europeo e non nazionale, per quelli che hanno raggiunto determinati risultati. Quindi le squadre possono cambiare. Poi è venuta fuori la Superlega. A me è servita perché in quel momento ero contrario ai fondi, così dissi ad Agnelli di votare contro, infatti insieme abbiamo mandato a fondo il fondo. Il problema dei fondi è che non sanno di calcio e l'hanno dimostrato in sei mesi di negoziazioni. Alla Superlega sarò favorevole se sarà in grado di essere democraticamente sul mercato e assolverà dunque al problema del merito perché bisogna partecipare per merito".

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