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Lazio-Napoli in Coppa Italia, Conte stravolge tutto: undici cambi

Negli ottavi ci sarà un turnover totale rispetto al Torino. Il tecnico prepara la doppia sfida in pochi giorni disegnando due formazioni diverse

Tanti volti, un Napoli. Antonio Conte si appresta ad affrontare le due partite in quattro giorni contro la Lazio con due formazioni completamente diverse: undici uomini domani all’Olimpico per la sfida secca di Coppa Italia che vale l’ingresso nei quarti, e altri undici domenica in campionato al Maradona. Dal portiere al centravanti, passando per il sistema di gioco. A ogni Napoli, le sue caratteristiche e di conseguenza il suo modulo. Il turnover, questo sconosciuto, farà dunque il suo ritorno in coppa imperioso, totale, assoluto: non dieci come contro il Palermo - Lobotka unico confermato rispetto alla precedente, all’epoca -, bensì undici cambi rispetto al Torino per affrontare gli ottavi e concedere un attimo di respiro psicofisico a chi ha giocato di più sin dall’inizio della stagione. Anche perché, i calciatori che cominceranno la notte di Roma in panchina, nel bis a Fuorigrotta ripartiranno dall’inizio.

Due Napoli per due Lazio: le formazioni

E allora, i due Napoli: all’Olimpico giocheranno - o comunque dovrebbero, salvo stravolgimenti - Caprile in porta; Zerbin, Rafa Marin, Juan Jesus e Spinazzola nella linea a quattro; Folorunsho e Gilmour a centrocampo; Ngonge, Simeone, Raspadori e Neres in attacco. Con una precisazione: il sistema dovrebbe oscillare tra il 4-2-3-1 e il 4-2-2-2 impiegato dalla Juve all’Inter in campionato, con Jack che farà su e giù tra la mediana e la prima linea per affiancare il Cholito in attacco. Del resto, Conte è stato sempre chiaro in merito e a scanso di equivoci lo ha ribadito anche ieri: è in questa versione, come alter ego tattico di McT, che lo ha inquadrato.

Napoli, la formazione in campionato

Domenica al Maradona, poi, la storia cambierà completamente e torneranno gli uomini che il signor Antonio schiera con maggiore continuità in campionato sin dalle prime della stagione. E più precisamente quelli della formazione che ha cominciato le ultime due partite contro Roma e Torino: Meret in porta; linea difensiva con Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera; tris di centrocampo formato da Anguissa, Lobotka e McTominay; Politano, Lukaku e Kvaratskhelia nel tridente. Un 4-3-3 più puro, secondo quanto andato in scena al cospetto delle squadre di Ranieri e Vanoli.

Napoli, Raspadori torna titolare

Domani, tanto per cominciare, la qualificazione ai quarti sarà dunque inizialmente affidata ai mancini Neres e Ngonge, le ali-trequartisti che dovranno rifinire e concludere, andare sugli esterni e venire dentro al campo alle spalle delle due punte Simeone e Raspadori, una delle chiavi tattiche della notte dell’Olimpico se alla fine dovrà recitare da seconda punta e poi da mezzala in fase difensiva. Dovrà cucire, ricamare e provare a finalizzare a caccia del primo gol di una stagione che finora lo ha visto protagonista nelle prime tre giornate di campionato e in Coppa Italia, contro il Modena nei trentaduesimi e il Palermo nei sedicesimi. L’ultima giocata da titolare. Ma non soltanto da Jack: dall’epoca non sono mai più partiti dal primo minuto Rafa Marin, Juan Jesus e Simeone. Anzi, Rafa e Juan non hanno mai più giocato: per lo spagnolo sarà la seconda apparizione, per il brasiliano la terza dopo Verona. Per Folorunsho e Zerbin, invece, sarà la prima in assoluto dall’inizio.

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