Alessandro Buongiorno ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni dei colleghi di Radio CRC a pochi giorni dal big match contro l'Inter, in programma sabato 1 marzo alle 18 allo stadio Maradona. Il difensore del Napoli, rientrato da poco dopo la frattura ai processi trasversi di due vertebre lombari che l'ha tenuto lontano dal campo per circa un mese e mezzo, è tornato proprio sul periodo di recupero: "Non è stato semplice, ho dovuto lavorare tanto per recuperare. È stata dura guardare i compagni da casa e da fuori al campo, ma ora sto bene e sono contento di poter dare il mio contributo alla squadra".
Napoli, Buongiorno: "L'Inter è la squadra da battere, stiamo lavorando per arrivare il più preparati possibile"
Poi, sulla gara contro i nerazzurri: "Si riparte dal gruppo dopo Como, dobbiamo azzerare quella partita - ha sottolineato Buongiorno - Stiamo lavorando per l’Inter: il segreto è rimanere uniti, coesi e lavorare tanto come stiamo facendo per arrivare a sabato il più preparati possibile. L’Inter è una squadra molto forte, stiamo cercando di prepararla a livello fisico e tattico, stiamo guardando i video e durante gli allenamenti stiamo provando a proporre e riproporre quello che ci aspettiamo dalla partita. Indubbiamente passa tutto dalla voglia che ci mettiamo e da quanto saremo uniti. L’Inter è la squadra da battere, quella che da inizio anno è partita con l’obiettivo di vincere il campionato. È sicuramente una squadra molto forte. Noi dovremo cercare di tenere i ritmi sempre alti, essere sempre concentrati ed andare forte per vincere i tanti duelli che ci saranno. I tifosi possono darci una carica in più e sono sicuro che ci sosterranno, perché è una partita importante. Il loro supporto sarà fondamentale".
Difesa a tre o a quattro? La risposta di Buongiorno
L'ex Torino ha anche parlato del modulo: "Difesa a tre? Giochiamo e ci alleniamo tutti i giorni con i miei compagni del reparto difensivo. C’è alchimia tra di noi, indipendentemente da che si giochi a quattro o a tre. [...] Io mi metto a disposizione del mister, non ho una posizione preferita in campo: faccio ciò che lui mi chiede. L’importante è continuare a lavorare tanto tutti insieme, come stiamo facendo, e trovare i giusti movimenti: questo è quello che conta. Miglior difesa? Ci deve essere sempre la massima concentrazione e la massima disponibilità da parte di tutti i giocatori verso la fase difensiva".