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Gilmour, perché il pupillo di De Zerbi era nel destino di Conte

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Gilmour, perché il pupillo di De Zerbi era nel destino di Conte FOTO MOSCA
Era nelle giovanili del Chelsea quando Antonio allenava i Blues. Ora insieme per vincere a Napoli

Era nelle giovanili del Chelsea quando Antonio allenava i Blues Ora insieme per vincere a Napoli Billy the kid nel destino c’era Conte Gilmour è stato tra i migliori contro l’Inter. Preso dal Brighton per 14 milioni l’ultimo giorno del mercato estivo di Fabio Tarantino Napoli A veva pensato a lui ri flettendo sulle insidie di partite come quella di sabato. Conte conosceva bene Billy Gilmour, lo aveva scoperto giovanissimo quando allenava il Chelsea e lui, praticamente un ragazzino, sgomitava nel settore giovanile sognando il grande salto. Aveva individuato in quel piccolo geometra del centrocampo qualità (anche fisiche) che potevano tornare utili nelle trappole e nelle fatiche di un campionato avvincente. Detto, fatto: Gilmour brilla di nuovo dopo la doppia prova convincente a San Siro nel girone d'andata. Non giocava proprio dalla prima sfida contro l'Inter al Meazza, erano passati quattro mesi e, con appena una ventina di minuti in campo per pochi spezzoni di partita e tante panchine, il play scozzese confidava in un'occasione come quella dell'altra sera per ritornare protagonista. Alla fine è stata anche la sua notte. Promosso a pieni voti, stavolta con compiti inediti, regista di scorta e non solo alternativo al professor Lobotka che aveva sostituito convincendo tutti in autunno.

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