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Napoli, la mano di Lukaku per lo Scudetto

Gli azzurri hanno sempre vinto quando Romelu ha fatto centro: sarà decisivo per il rush finale con l’Inter

La legge del grande numero 81. Il filo che unisce Romelu Lukaku e Diego Armando Maradona è invisibile e arriva fino a Bologna. Stadio Dall’Ara. Intreccia la storia personale di Romelu, la liturgia del Diego e la storia del Napoli. Inevitabilmente lo scudetto, se vogliamo, il grande traguardo di questo trattato sospeso tra la numerologia, la casualità e il calcio. Lo sfondo è ovviamente la prossima partita del campionato della squadra di Antonio Conte, seconda a tre punti dalla capolista Inter, lanciata in un inseguimento ricominciato a buoni ritmi domenica scorsa contro il Milan e ora giunto a quella che sarà probabilmente l’ultima tappa cruciale. Di certo la più impegnativa in assoluto, sia per la qualità della squadra di Italiano sia per il momento che sta vivendo e per le ambizioni Champions.

Lukaku, la legge dell'81

 E così, beh, l’arma segreta del Napoli: Lukaku. Che forse certi dati statistici non li conosce a memoria ma che una volta assimilati potrebbero caricarlo. Per la precisione: domenica, dopo il graffio sulla pelle del Diavolo, Rom ha raggiunto i 400 gol in carriera tra club e nazionale belga ma anche quota 81 in Serie A, eguagliando Maradona. Il filo emiliano? Ha segnato cinque volte in cinque sfide contro il Bologna, e la sua media è di una rete ogni 81 minuti. Che casualità. Esattamente come la terza, il gancio con la squadra: il Bologna è l’avversario a cui il Napoli ha segnato il maggior numero di gol in Serie A, 197, di cui - manco a dirlo - 81 al Dall’Ara. Santi numi del calcio su Lukaku. La Mano de Dios per tingerli d’azzurro.

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