"Vado a toccare il numero di Lukaku, magari fa due gol e vinciamo due a zero". Il gesto portafortuna di Careca nello spogliatoio del Napoli, prima della sfida con il Milan, ha sortito un effetto parziale ma sufficiente per regalare agli azzurri ai tre punti. L'attaccante belga non ha segnato due gol ma uno: quello decisivo per avere la meglio dei rossoneri, battuti al Maradona con il finale di 2-1 nella trentesima giornata di Serie A.
Careca: "Far parte della storia del Napoli mi riempie d'orgoglio"
Il Napoli ha dedicato a Careca e Alemao un video per documentare la loro visita nelle vesti di ospiti speciali. Careca ha raccontato: "C'erano altre opzioni, ma ho detto: no, vado a Napoli, voglio vincere lì. La prima partita è stata spettacolare: amichevole, stadio pieno. Dall'inizio alla fine i tifosi ci sostenevano con molta voglia. Far parte della storia del Napoli, come città, squadra, società, mi riempie di orgoglio".
Una volta arrivato nello spogliatoio, prima di toccare la maglia di Lukaku, Careca s'è guardato intorno: "Questa disposizione così non ce l'aveva lo spogliatoio, ma è passato tanto tempo, è cambiato tantissimo. È normale. Il nome dello stadio è cambiato, amiamo Maradona, sentiamo la sua mancanza, poteva essere con noi ancora, ma purtroppo se ne è andato. Per noi, però, sarà sempre il San Paolo".
Alemao: "Sarebbe stato bello veder giocare Lukaku e Careca insieme"
Alemao ha aggiunto: "Ho trovato una società incredibile, ho vissuto dei momenti incredibili. Se ci fosse stato Lukaku insieme a Careca sarebbe stato interessantissimo. Lukaku fa sponda molto bene, Antonio era molto veloce. Spero che il Napoli regali tanti altri scudetti a questa tifoseria, che lo merita. Si gioca per loro, sempre. Riconoscono che abbiamo lottato per loro e questa è una cosa incredibile".