È uno di quei giocatori di cui si sa già tutto e da fin troppo tempo. Nessuno ha avuto bisogno di andare a cercare qualche suo video sul web. Riconoscono il suo calcio. Lo hanno ammirato nelle magiche notti di Champions League e magari lo avranno sognato con la maglia del Napoli, perché a tutti è concesso avere desideri proibiti. Era considerato tale, fino a qualche anno fa, quando Kevin De Bruyne era sul tetto del mondo guadagnando cifre astronomiche distanti dalla realtà Napoli e in generale dal pianeta Serie A.
Napoli, il pressing su De Bruyne
Ora che il giocatore è ad un passo dalla scadenza di contratto con il City (giugno) e il Napoli ci sta provando concretamente, i tifosi tengono accesa la fiamma della speranza alimentandola ogni giorno di nuovi aggiornamenti. La trattativa è nata in sordina qualche settimana fa. Il ds Manna è già stato a Manchester. Ha parlato col giocatore. Gli ha presentato il progetto. Il Napoli ha messo sul piatto un’offerta biennale (con bonus alla firma) a cifre distanti dalle sue attuali (l’ultimo stipendio arriva a circa 23 milioni di euro) ma comunque extra budget rispetto ai parametri del club. Il Napoli aspetta una risposta. Curerebbe tutti i dettagli, dagli spostamenti vari alla sistemazione definitiva. La moglie, Michele Lacroix, è già stata in città nei giorni scorsi per visitare degli appartamenti: il tema della casa è centrale.
Un campione per Conte
De Bruyne sarebbe un regalo per Conte e per il ritorno in Champions. Un calciatore di assoluto valore con un bagaglio tecnico incredibile e un menù di pregi dall’imbarazzo della scelta. Non c’è una sola etichetta per descriverlo. De Bruyne è trequartista, rifinitore, regista offensivo. Calcia divinamente bene le punizioni, ha tiro dalla distanza, visione di gioco, fiuto per l’assist, il cinismo degli attaccanti, una personalità che spicca, esperienza notevole e spalle larghe per sopportare pressioni e passioni collettive di una città come Napoli che conosce decisamente bene. Nel 2017 KDB aveva scelto Sant’Agnello, penisola sorrentina, per sposarsi. Con un testimone di nozze d’eccezione: Dries Mertens. Un altro dettaglio che rafforza la fiammella di cui sopra, così come il legame con Lukaku, suo amico e compagno di nazionale, pronto a diventare suo eventuale riferimento azzurro.
De Bruyne senza tempo
La carta d’identità, 34 anni a giugno, altro non è che una semplice informazione. Giocatori del genere, che appartengono a categorie fuori dall’ordinario, fiutano il calcio e conoscono se stessi, sanno come gestirsi e ascoltare il proprio corpo. De Bruyne l’ha fatto negli ultimi due anni, tra stop e ripartenze. Da agosto a dicembre 2023 è rimasto ai box per intervento chirurgico dopo l’infortunio al tendine del ginocchio destro. Poi è rientrato e da gennaio è risultato decisivo per la vittoria del campionato. Quest’anno ha saltato 12 partite per un problema al bicipite femorale. Da aprile ha ripreso a essere titolare fisso. Ha segnato 2 gol nelle ultime 4 per un totale di 108 con quasi 200 assist all’attivo in 418 partite col City dal 2015. Ha vinto sei volte la Premier e la Champions nel 2023 - in finale con l’Inter - arrivando terzo al Pallone d’Oro un anno prima dietro Benzema e Sané. Il biglietto da visita per i distratti dell’ultimo decennio.