Se dovessimo riassumere la stagione del Napoli con una parola, la prenderemmo in prestito da Antonio Conte: resilienza. Impermeabile non solo agli imprevisti e alle difficoltà ma anche ai gol degli avversari: con 27 gol subiti, gli azzurri si sono portati a casa lo scudetto e pure la palma d’oro come migliore difesa del campionato italiano e dei cinque tornei top d’Europa. Non sorprende che il difensore centrale principe della Serie A sia Rrahmani, inserito dal Cies tra i 50 più influenti al mondo divisi per ruolo. «Se fosse facile, lo farebbero tutti», ha scritto ieri sui social pubblicando le foto della parata sul Lungomare per festeggiare lo scudetto. E infatti Amir si piazza quarto nel mondo dopo Van Dijk, Tchouameni e Saliba. L’indice utilizzato dall’osservatorio sul calcio è stato calcolato analizzando sessanta campionati nel mondo sulla base di: minuti giocati, risultati ottenuti e prestazioni in sei diverse abilità, tra cui gioco aereo, difesa a terra, distribuzione, percussioni, finalizzazione e assistenza. E su quest’ultimo punto, Rrahmani riesce nell’impresa di battere anche quelli che lo precedono in classifica. Sempre in difesa, un posto d’onore lo ha meritato Di Lorenzo: due scudetti a Napoli da capitano come Maradona, per il Cies miglior terzino della Serie A e quarto nel mondo. Davanti a lui solo Alexander-Arnold, Gvardiol e Grimaldo; alle sue spalle Hakimi, Koundé e Frimpong, ma anche Dodo della Fiorentina.
Il Napoli sugli esterni: Politano al top
Sulla stessa corsia, abituato a un lavoro di sacrificio per garantire copertura ed equilibrio in entrambe le due fasi, troviamo Politano. E la fatica, alla fine, ha pagato. Talmente tanto bene che Matteo è entrato di diritto nella short list degli esterni più influenti, diciottesimo posto mondiale e primo in Italia. La concorrenza in questa speciale classifica è di quelle toste: il primo posto se lo prende Salah con un tondo 100 di indice Cies (miglior giocatore in assoluto considerando tutti i ruoli), seguito a ruota dal fenomeno del Barcellona Yamal e da Olise del Bayern. I campioni di Germania sono anche la squadra più rappresentata, con nove giocatori.
Napoli al comando con Lukaku e McTominay
Il Napoli ha vinto il quarto scudetto della sua storia dopo una cavalcata incredibile e un duello all’ultimo punto contro l’Inter che, lo aveva detto molto chiaramente Inzaghi, quest’anno inseguiva il Triplete. Ma i sogni di gloria nerazzurri non sono del tutto finiti: domani la corazzata del tecnico piacentino si giocherà le sue carte in finale di Champions League contro il Psg e potrà fare affidamento sui suoi uomini forti, due su tutti Marcus Thuram e Lautaro Martinez. Sono loro i centravanti più influenti del campionato che si è ormai concluso: secondo il Cies, il tandem d’attacco interista precede anche il capocannoniere della stagione Retegui e Lukaku, decimo in questa speciale classifica e capace di mettersi alle spalle anche la stella di Haaland, quindicesimo. Non male per un fresco trentaduenne che ha festeggiato il compleanno con un bottino finale di quattordici gol e undici assist in bacheca nell’ultima stagione. Chi ricorderà a lungo questo primo anno italiano è McTominay, Mvp della Serie A, sedici partecipazioni attive in campionato (12 gol e 4 assist) e centrocampista più influente d’Italia, ça va sans dire, ai livelli di Wirtz, Palmer fresco vincitore della Conference League con il Chelsea, Bellingham e Musiala, che lo precedono di poco in classifica.