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Osimhen da Inzaghi, il Napoli non fa sconti: tutto sulle prossime 48 ore

L’Al-Hilal continua a migliorare l’offerta per convincere Victor e arriva a 35 milioni: lui ci pensa

Victor Osimhen non ha ancora accettato la proposta d’ingaggio dell’Al-Hilal e dunque il trasferimento, nonostante un ultimo spaventoso rilancio da 35 milioni di euro a stagione con i bonus. Un’enormità che su base quadriennale gli riconoscerebbe quasi il doppio della clausola rescissoria inserita nel suo contratto e che su base triennale gli varrebbe oltre 30 milioni in più. Di conseguenza, Osi non ha detto no in maniera definitiva anche al Galatasaray, a sua volta pronto a spargere una ventina di milioni di euro sulla strada del suo futuro tra parte fissa (16) e bonus, compiendo uno sforzo incredibile. E così, a conti fatti, per il momento l’unica certezza è che Osimhen ha cominciato ufficialmente le sue vacanze in Nigeria: ieri, in mezzo a una delle più avvincenti, ricche caotiche maratone di mercato degli ultimi anni, ha salutato Istanbul senza però chiarire se fosse un arrivederci o un addio ed è saltato su un jet con destinazione Lagos. Un grande classico estivo: è dai tempi di Napoli che a fine stagione torna alle origini e non vuol - legittimamente - sentire ragioni. 

Osimhen, clausola ok: ma chi paga?

Il fatto, però, è che intorno a lui regna una confusione che coinvolge tre mondi: l’Al-Hilal, la squadra di Simone Inzaghi che sta provando in ogni modo a chiudere l’affare entro martedì, giorno della chiusura della finestra di mercato ad hoc per chi sarà impegnato al Mondiale per club, così da portarlo negli States; il Galatasaray che a sua volta spera in una magia e in una scelta affettiva per poterlo presentare in prima linea anche nella prossima stagione, tra Süper Lig e Champions; e il Napoli, in attesa di ricevere dall’acquirente prescelto dal centravanti i 75 milioni di euro della clausola rescissoria. Già, ma chi? Questo non è decisivo per De Laurentiis, ovviamente: dal suo punto di vista conta soltanto che entrambi i pretendenti abbiano metabolizzato in maniera chiara il concetto che non esiste la possibilità di ottenere uno sconto. Nulla, zero. Neanche un centesimo, ovviamente. Ma a questo punto non è più un problema: il presidente del Gala, Dursun Özbek, ha annunciato di essere pronto ad accendere l’escape nel modo in cui richiede Adl; ovvero, pagherà tutto. Anche l’Al-Hilal, ieri sera, era ormai arrivato a un passo dalla chiusura dell’accordo con il Napoli. Talmente vicino da non ritenere possibile il fallimento della trattativa per una cifra mini se messa a confronto con il pozzo di petrolio - travestito da ingaggio - che la società è pronta a investire pur di convince il giocatore. 

Il giocatore ci pensa

A ieri sera, però, Osimhen non aveva ancora sciolto le riserve e tentennava ancora nonostante tutto. Nonostante l’Al-Hilal avesse già prenotato in maniera preventiva finanche un slot per le visite mediche, così da bruciare il tempo e da tagliare il traguardo nei termini del Mondiale per club. Va da sé che oggi e domani saranno non soltanto le giornate decisive per chiudere al volo, ma anche le ultime a disposizione. Ancora e solo 48 ore: dalla Nigeria a Riyad. Contatti continui tra i club, il giocatore e il suo avvocato Gianpaolo Monteneri. Possibile anche un nuovo rilancio, magari anche l’ultimo. Anche perché ora la differenza è davvero minima tra l’iniziale domanda del giocatore - 40 milioni di salario - e l’offerta dell’Al-Hilal. Nel frattempo, in Turchia sperano ancora: «Se Victor Osimhen rimarrà al Galatasaray, il suo affetto sarà il fattore più importante. Le trattative sono in corso. Speriamo di darvi buone notizie la prossima settimana», ha detto il presidente Özbek ai microfoni di Hurriyet. Il finale della storia è vicino. Forse.  

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