NAPOLI - Il dopo Kvara, volendosi limitare a un discorso squisitamente tattico ed evitando accuratamente ogni parallelismo tecnico, comincerà ufficialmente nel momento in cui sarà definito l’acquisto di Noa Lang dal Psv. L’arrivo di un destro naturale che gioca da esterno offensivo di fascia sinistra accelera la metamorfosi inaugurata un anno fa nel segno di Antonio Conte: la formazione delle coppie delle ali - tra i giocatori già presenti in rosa, gli acquisti in dirittura e gli obiettivi per coprire l’ultima casella - introduce in forma definitiva l’impiego degli esterni a piede invertito soltanto abbozzato nella trionfale stagione dello scudetto. Ovvero: il mancino Neres traslocherà a destra insieme con Politano, un altro mancino; e a sinistra, oltre a Lang, arriverà un altro destro naturale. L’idea sembra proprio questa e a suggerirla sono i nomi attualmente in lista mercato: Ndoye, Chiesa, Sancho. Tutti destri che giocano a sinistra.
Varietà per Conte
All’alba della prima stagione di Conte, la storia è stata più o meno la stessa per qualche mese: a destra i mancini Politano e Ngonge, a sinistra il destro Kvaratskhelia e il mancino Neres. Poi, tra dicembre e gennaio, i piani già complicati da rotazioni molto limitate saltano completamente per improvviso caos sulla fascia sinistra: Kvara va al Psg, Neres s’infortuna e Okafor, il sostituto numerico di Khvicha ingaggiato in prestito dal Milan all’ultimo minuto del mercato invernale, si presenta a Castel Volturno con una condizione molto precaria dopo un infortunio. E da quel momento non giocherà praticamente mai: 4 presenze e 36 minuti in totale. Dopo l’infortunio di Neres, Conte ha avanzato Spinazzola e prevalentemente ha cambiato modulo lanciando Raspadori al fianco di Lukaku, con McTominay più largo a sinistra: ma questa ormai è storia. È un bel passato fatto di ingegno e spirito di adattamento che il mercato trasformerà, o dovrebbe trasformare, in un futuro con varietà di scelte e soluzioni. A piede invertito, certo.