PARMA - Otto reti in 739 minuti giocati. Andreas Cornelius, uno degli acquisti meno reclamizzati nel mercato estivo del Parma, sta invece togliendo una a una parecchie castagne dal fuoco. Cinque delle sue marcature sono ad esempio arrivate da subentrato: il che significa che da un lato non è uno che si ammoscia quando parte in panchina, dall'altro che pur avendo una struttura da granatiere sa entrare in partita ben caldo e colpire al momento giusto. Cornelius è anche l'uomo a cui si aggrappa il Parma in questo girone di ritorno e il perché è presto detto: Inglese, che nelle gerarchie iniziali era il centravanti titolare, è convalescente dopo un'operazione e resterà fuori a lungo. Gervinho, l'altra bocca da fuoco crociata nella passata stagione, era stato venduto in Qatar in cambio di 5,5 milioni e, ora che l'affare è saltato, probabilmente finirà fuori rosa (o così almeno è parso di capire da certi sussurri arrivato da Collecchio) per aver saltato tre allenamenti senza avvisare nessuno sperando di andarsene a guadagnare più del doppio all'Al Sadd.

Un'altra punta centrale, che serviva come il pane, non è arrivata dal mercato invernale. Da ultimo c'è il fatto che neppure Cornelius sta poi così bene se, dopo il match di Cagliari, Roberto D'Aversa ha rivelato che "all’intervallo il preparatore e il dottore sono venuti a chiedermi se fosse possibile preservarlo; non è stato possibile purtroppo e per fortuna preservarlo ed è stato bravissimo non solo nel gol ma anche per il grande lavoro che fa". Il danese si era infatti fermato anzitempo nella seduta di rifinitura e aveva però acconsentito a giocare stringendo i denti. Da ricordare che nel girone d'andata Cornelius ha saltato quasi un terzo delle partite per problemi muscolari, in particolare al bicipite femorale.

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